Rita Marianna Monterosa – Stati d’Animo
E poi vorresti mettere le ali e volare fin dove le tue percezioni non possono raggiungerti, per non capire, conoscere e intuire tutto il male del mondo.
E poi vorresti mettere le ali e volare fin dove le tue percezioni non possono raggiungerti, per non capire, conoscere e intuire tutto il male del mondo.
Se potessi afferrarne il silenzio. Se potessi congelarne i momenti, porterei con me l’emozione di quando da lontano maestosa si mostra e da vicino maestra di vita si svela.
Le persone sensibili sono quelle migliori, il problema è che sono quelle che osano di meno.
Aspetti che finisca la notte e porti i suoi consigli al giorno che arriva… e quando finirà il giorno fai i conti delle tue azioni e presentali alla tua coscienza.
Provavo una sensazione che non era vero e proprio disappunto, che si gonfiava come collera ma non era altrettanto chiara, che confinava con la gelosia. Ma questo era assurdo.
Ti guardi dentro e cerchi nel tuo cielo un altro cielo. Voli. Poi, ti fermi. Rifletti e ti scomponi pure. Un altro cielo nel tuo cielo. Caduta libera per sentire la forza di gravità. Ti estranei e, poi, rinvieni. Un cielo. Un altro cielo. Corri senza freno mentre le palpebre si bagnano d’ebbrezza. Corri quasi solo. Insegui quella comprensione, quella sensibilità, quella lealtà. Insegui. Pervieni quasi solo. Ti giri, ti rigiri, ancora giri. Stringi i denti mentre sta sopraggiungendo un sorriso. Un altro cielo nel tuo cielo.
Felicità è sentirsi il cuore che canta, anche se non hai voce; la tristezza può cantar lo stesso ma solo con la voce… ed è per questo che finisce presto!…