Roberta Corradin – Uomini & Donne
Le donne non hanno le palle perché gli uomini gliele farebbero cadere di continuo.
Le donne non hanno le palle perché gli uomini gliele farebbero cadere di continuo.
Non importa sbattere le ciglia, oscillare le chiappe e fare moine da donna provocatrice per far perdere la testa ad un uomo. Queste cose accendono i maschi. Un vero uomo cerca altro. È il tuo sorriso e il modo in cui parte e trascina il suo che lo tiene li con gli occhi su di te. È quel modo di fare delicato e sicuro ma capace di attrarlo a fare in modo che abbia voglia di restare. È la mente, i pensieri e la maturità che fanno i modo che ti appartenga veramente e non solo per una notte!
Gli uomini non rispondono alle parole. Rispondono al non contatto.
Se tutti noi pensassimo ad abbellirci interiormente, come ci preoccupiamo di farlo esteriormente: vivremmo in una società meno superficiale. Se fossimo attratti da ciò che ci appaga in modo vero e puro, non continuando ad aggrapparci avidamente a cose effimere: saremmo più felici e meno in lotta con noi stessi.
Gli uomini sono ciechi nella propria causa.
Sono le favole che c’hanno raccontato mamme, nonne e zie da piccole ad aver costruito le nostre roccaforti di convinzioni sui sentimenti e sugli uomini. Un rospo rimarrà sempre un rospo, anche dopo averlo baciato, se è rospo dentro. Ci frega la scarpetta di cristallo che è scomoda e fa male, ci frega la mela che allunga la vita, ci frega il tappeto volante per poter inseguire i nostri sogni, ci frega la sindrome della crocerossina con quella strana tendenza a voler salvare a tutti i costi chi non vuole essere né salvato né guarito; gli uomini: malati terminali di sentimenti ed emozioni che se ne vanno in giro con flebo di zucchero per addolcire di tanto in tanto quei pensieri e quelle parole che se uscissero dalla testa e dalla bocca così per come sono, sarebbero amari, amari, amari. E noi che facciamo? Ci rimaniamo male per non essere le sole, le uniche, le eroine che che cancellano i ricordi delle “ex-qualcosa” e impediscono ogni altra forma di “future-qualcosa” all’infuori di noi stesse, arriviamo noi e vogliamo il primato su tutto, li spogliamo di un prima e di un dopo. Mi vien da pensare che sono proprio poveri gli uomini se devono fare i conti con tutto questo, ecco perché preferiscono rimanere rospi!
Pura illusione pensare di conoscere le persone in qualsiasi circostanza. Nella fatica e nella sofferenza, solo allora è possibile. E saranno sorprese.