Roberta De Santis – Frasi Sagge
Esiste una parola che è foglia e piuma, che è squarcio e schianto, che è carezza e volo, che è azzurro e viaggio. È “scusa”. E la torre si scioglie.
Esiste una parola che è foglia e piuma, che è squarcio e schianto, che è carezza e volo, che è azzurro e viaggio. È “scusa”. E la torre si scioglie.
Bellissimo leggere, ma più emozionante scrivere per il piacere che il cuore sa esprimere.
Non guardare le difficoltà come qualcosa di brutto ma guardale con felicità, come fosse un arcobaleno e la risalita sarà non solo meno dolorosa ma un trionfo.
Non perché esiste il perdono, la gente deve sentirsi autorizzata a fare del male quando vuole.
La miglior via di uscita è sempre affrontare le difficoltà.
Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza.I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici.
Tra mille punti interrogativi basta un “perché” talmente forte per tenersi e non mollarsi.
Bellissimo leggere, ma più emozionante scrivere per il piacere che il cuore sa esprimere.
Non guardare le difficoltà come qualcosa di brutto ma guardale con felicità, come fosse un arcobaleno e la risalita sarà non solo meno dolorosa ma un trionfo.
Non perché esiste il perdono, la gente deve sentirsi autorizzata a fare del male quando vuole.
La miglior via di uscita è sempre affrontare le difficoltà.
Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza.I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici.
Tra mille punti interrogativi basta un “perché” talmente forte per tenersi e non mollarsi.
Bellissimo leggere, ma più emozionante scrivere per il piacere che il cuore sa esprimere.
Non guardare le difficoltà come qualcosa di brutto ma guardale con felicità, come fosse un arcobaleno e la risalita sarà non solo meno dolorosa ma un trionfo.
Non perché esiste il perdono, la gente deve sentirsi autorizzata a fare del male quando vuole.
La miglior via di uscita è sempre affrontare le difficoltà.
Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza.I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici.
Tra mille punti interrogativi basta un “perché” talmente forte per tenersi e non mollarsi.