Roberta De Santis – Frasi Sagge
Il segreto figlio mio, è non aspettarsi mai nulla dagli altri. Ed ogni istante sarà una festa.
Il segreto figlio mio, è non aspettarsi mai nulla dagli altri. Ed ogni istante sarà una festa.
Quando il progredire non è in armonia con le contingenze esterne il saggio non si espone, pur di concretizzare un desiderio, ai rifiuti.
Ti diranno che sognare è da stupidi e la maggior parte delle volte lo è. Ti diranno che crederci è da idioti e forse spesso hanno ragione. Ti diranno che hai sbagliato e magari hai fatto davvero grandi sbagli. Ti diranno che non ci riuscirai e forse fallirai. Ma se ti diranno che tutto è inutile tu non ci credere, perché niente è inutile! Ogni passo, ogni sbaglio, ogni sogno infranto ti porterà comunque avanti e stai pur certo che prima o poi quello che desideri e volevi lo troverai. E lo avrai costruito proprio tu stessa con i tuoi errori e fallimenti.
Giove splende superbo, unica stella sfavillante in un firmamento velato. Eppure nei sogni esiste un cielo nero di velluto, dove nessuna stella risucchia a propria gloria, disumana strage d’innocenti, la luce di altre, per costruire la propria grandezza.
Trovo particolarmente singolare il modo in cui una persona cerca di dare una spiegazione sul comportamento di un’altra, esprimendo un giudizio, ma purtroppo, non penso sia questo il modo giusto, ogni persona è inspiegabile, certo ci si può trovare delle similitudini, ma resterà sempre un abisso. Per capire il perché e sconfiggere quest’abisso, non dobbiamo far altro, che lasciarci cadere.
Anche dopo tanti giorni di pioggia, prima o poi, spunterà l’arcobaleno.
Spesso chi scrive segue l’onda del suo stato d’animo, del suo umore, della chiacchierata appena conclusa, dell’ultimo ricordopubblicata da motiviinviola il giorno Sabato 29 dicembre 2012 alle ore 4.05 ·che l’ha fatto sorridere o che l’ha rattristato. Spesso segue la trascinante onda di una risata o la delusione di un sentimento. Ma come unico scopo ha quello di indagare la realtà. La propria realtà e quella, percepita, di chi gli sta a cuore. A volte indaga con una tale crudezza da dare l’impressione di non essere capace di amare neppure sé stesso. A volte quella che sembra crudezza o – in alcuni casi – egoismo, non è altro che un’immensa voglia di vedere un sorriso, o un sogno realizzarsi. Si possono passare anni ad analizzare, scoprendo volta per volta tante sfumature diverse. Dando altro valore a ciò che pensavamo accantonato. Incassando incomprensioni e fraintendimenti dovuti solo alla fretta di chiudere la bocca di qualcun altro. Ogni critica che rivolgiamo a qualcuno, può essere lontana dall’intenzione di offendere; può essere anche un grido di aiuto verso noi stessi per interiorizzare sofferenze e passi falsi. Ho criticato fino allo sfinimento certe mie scelte, diventandone inevitabilmente vittima. Ora semplicemente osservo, come attraverso un vetro filato, la mia immagine distorta e tutto il riflesso che si porta dietro. Se qualcuno, per vedere meglio, prende il vetro e si taglia una mano, forse ha la mia stessa curiosità. Io riconosco il mio volto tramite i giochi di luce di questo vetro. Fatico a rimettere insieme i miei lineamenti perché non si vedano i punti di sutura. Appaio sfinita, cinica, inerme, rassegnata, dolorante, chiusa e probabilmente detestabile. Chi scrive affronta tutto questo ogni giorno, ma forse dimentica che non è il solo a vedere il proprio viso in frantumi. E che a ogni violenta riflessione, corrisponde uno stravolgimento della propria anima. Un sussulto, un ribaltamento, un urlo sguaiato e inquietante, una smorfia di dolore, una lacrima, un sorriso isterico, uno sprazzo di lucidità, un conato di vomito, uno spasmo, la stanchezza, la tensione estrema, il rilassamento, il sonno dei sensi. Un ribaltamento, uno sbalzo umorale continuo, che si risolve spesso nel tempo di un pensiero, ma che non ha motivo di essere considerato killer.