Roberta De Santis – Uomini & Donne
Ci sedemmo. Lui mi fece spazio tra le gambe poco larghe. Gli poggiavo la schiena sul cuore. Chiuse le braccia intorno a me. Ecco. Non c’era niente e c’era tutto.
Ci sedemmo. Lui mi fece spazio tra le gambe poco larghe. Gli poggiavo la schiena sul cuore. Chiuse le braccia intorno a me. Ecco. Non c’era niente e c’era tutto.
Se fossimo piccoli come elettroni o grandi come le galassie i tuoi occhi, Beatrice, isole tropicali dove non ho mai viaggiato, sarebbero come l’arcobaleno, che esiste solo se lo guardiamo. Ma sto nel mezzo, fra una galassia e un elettrone, pensando al viaggio mai fatto e al loro eterno splendore.
So mostrare pure io le mie “doti” e so fare anch’io discorsini provocatori e maliziosi. Ma sai; da persona intelligente la quale mi ritengo cerco qualcuno di altrettanto intelligente. Qualcuno che sorrida di fronte a certe cose e che sia attratto da una personalità fatta di classe, intelligenza e poca “apparenza”. Essere donna sempre e femmina solo nel letto “giusto”!
Io complicata_mente donna! Infinita_mente femmina!
Dici sempre che il cane è il miglior amico dell’uomo. Poi mi apostrofi dandomi del “cane!”. Ti ricordo che io sono il tuo miglior amico e che tu sei una donna. Ergo, delle due l’una: o mi hai sempre mentito a proposito della tua identità sessuale, oppure la tua logica verbale non è così stringente come vorresti farmi credere!
Quando si è destinati l’uno all’altra, due tachicardie si fanno una sola, le ali si allacciano, le labbra si cercano e si trovano. Accade per tutte le articolazioni che ci compongono. Il tuo ed il mio cessano di esistere perché smettono di avere senso anche le forme e le distinzioni.
Il mattino arrivò di buonora, nonostante le fatiche della notte. Lazzaro sarebbe volentieri andato a prendere il giornale a piedi, come facevano le persone normali nei paesi normali, ma Maddalena un paese normale non lo era, e l’edicola più vicina era a otto chilometri.