Roberto Collalti – Sogno
Preferisco che di me si dica che ho vissuto di illusioni piuttosto che mi si ricordi come una persona che ha vissuto senza mai sognare.
Preferisco che di me si dica che ho vissuto di illusioni piuttosto che mi si ricordi come una persona che ha vissuto senza mai sognare.
Vorrei avere abbastanza sogni quanto lacrime per cercare di realizzarne uno di essi ad ogni goccia che cade.
Tutti noi dovremmo avere un rifugio segreto a tenuta stagna dalla realtà, all’interno del quale i nostri sogni possano riecheggiare.
Sui tetti di La Spezia si erano affollaticome colombe a frotte la gentedel paese. Aspettavano attenti che il cieloall’improvviso lasciasse trasparire, dal velodelle nuvole, gli angeli in paradiso.Sull’alto campanile Marco e Yeratel raccoglievanoin fretta i lunghi fili d’oro di una nuvola gaia.Sembrava un aquilone, viaggiava con il vento e mille palloncinifacevano da coda. Ma un angelo ribelle, un CavaleraNero trafisse da parte a parte i palloncini in volo…flop! Flop! Flop! Flop!
E quando anche i sogni diventano pesanti nell’anima, è arrivato il momento di guardare oltre l’infinito!
Non mi è ben chiaro se sono io che vivo per i miei sogni o sono i miei sogni che mi aiutano a vivere!
Nella vita bisogna sognare un po’ di tutto, salvo poi trovare il sogno da rendere infinito.