Roberto D’Agostino – Stati d’Animo
Questo mio pensare calza molto sul mondo, peccato solo che un po’ meno calza questo mondo su di me.
Questo mio pensare calza molto sul mondo, peccato solo che un po’ meno calza questo mondo su di me.
Le persone difficili sono naufraghi di una vita a volte troppo “bastarda”.
Chi ha veramente problemi è isolato, e per quanto possa gridare è solo, migliaia di persone sole che urlano sono migliaia di uno, non fanno un “noi”.
Dal cervello, e dal cervello solo, sorgono i piaceri, le gioie, le risate e le facezie così come il dolore, il dispiacere, la sofferenza e le lacrime. Il cervello è anche la dimora della follia e del delirio, delle paure e dei terrori che ci assalgono di notte o di giorno.
Il piacere è l’unica cosa degna di essere vissuta: niente fa invecchiare quanto la felicità.
Le persone sensibili vivono un piede sopra dal mondo. Guardano i mali che vi accadono e ne fanno carico, un carico pesante sulle spalle e se lo portano a spasso per la vita, c’è chi pensa siano dei poveri pazzi, ma i veri pazzi sono coloro che non sanno cos’è l’amore all’ennesima potenza o che cos’è il dolore più devastante, forse lo immaginano, ci provano, ma non sapranno mai cosa significa vivere all’estremo di ogni sentimento.
Ho la pessima abitudine di non stare mai dove sono. Il mio posto è sempre altrove. Sempre. Altrove è il luogo che ha i meridiani piantati nei sogni ed i paralleli, lunghi come vertigini, piantati nel cuore.