Roberto Gervaso – Anima
L’anima cresce, nutrita dalla buona coscienza.
L’anima cresce, nutrita dalla buona coscienza.
La parola è uno strumento di cui noi non riusciamo a disporre in maniera ottimale. Calibrarla è un processo fondamentale che spesso non si applica o per pigrizia o per noncuranza; è così che spesso l’accuratezza delle nostre parole viene a mancare.Ritrovare in sé la volontà di questa attenta analisi nella dialettica quotidiana è ineccepibilmente un segnale di rifondazione dell’animo.
Accade, è naturale… ci si innamora delle cose non delle persone… l’anima è cosa caduca, è alla condizione di noi che dobbiamo chiedere scusa… siamo tutti costruiti sugli altri… ci si disinnamora anche degli incanti… un peccato grave… espierò nel vento ogni mia pena.
Non facciamo mai spegnere quella fiammella nella nostra anima. Anche quando ci sembra di sprofondare…
L’anima non ha bisogno del sarto.
Le anime si possono guardare anche con gli occhi chiusi.
Da un cuore all’altro si entra in punta di piedi, senza far rumore. Ci sono cuori blindati che difficilmente aprono la porta. Restano chiusi, forse perché più di una volta aprendo hanno avuto brutte sorprese. L’anima è così prima di aprire, guarda per vedere chi bussa; è chiaro ci sarà chi entra con forza. Ecco perché c’è chi ha imparato a restare in silenzio, in attesa aldilà di un muro o una porta, aspettando di poter essere ospitato, anche per un po’ in un angolo di vita. Resta in silenzio perché sa che all’anima non piace troppo rumore…