Roberto Giusti – Morte
Ora, dannate Tenebre che tanto m’avete perseguitato… accogliete questo spirito.La morte in fondo, non è poi così male per chi… non ha mai conosciuto la gioia di vivere.
Ora, dannate Tenebre che tanto m’avete perseguitato… accogliete questo spirito.La morte in fondo, non è poi così male per chi… non ha mai conosciuto la gioia di vivere.
Sulle ginocchia dei genitori eri un neonato che piangeva, mentre tutti intorno a te sorridevano.Vivi, dunque, affinché scivolando nel tuo ultimo lungo sonno, tu possa sorridere mentre tutti intorno a te piangeranno.
Le lacrime, sono involucri trasparenti di emozioni.
Morire è ritornare dove eravamo prima di essere concepiti, nell’imprevedibilità del destino.
L’unica minaccia che conosco non è quella di morire, ma quella, di morire dimenticata.
Lì c’era la mia vita, fatta di piccole cose. Un cane che corre, il vento fra gli alberi, il sudore della fatica. Lì c’era casa mia, abitata da antiche persone. La nonna che cucina, lo zio che ara i campi, il nonno che impreca qualche santo. Lì c’era tutta la mia vita, era semplice, e mi piaceva proprio così.
Il giorno da non vivere arriva per tutti e ti porta via con sé.