Roberto Giusti – Stati d’Animo
Spesso mi chiedo se sentirò ancora una volta, il battito nel mio cuore… per fortuna, ho la memoria corta!
Spesso mi chiedo se sentirò ancora una volta, il battito nel mio cuore… per fortuna, ho la memoria corta!
Ho un sacchetto pieno di emozioni. Le ho “rubate” a tanti piccoli attimi vissuti. Erano incastonate in momenti sensazionali, di quelli che, “una volta e mai più”. Quelli più unici che rari. Ogni tanto li respiro con parsimonia, a piccole dosi. Perché voglio che durino nel tempo.
Ci sono giorni in cui mi sento soddisfatto di ciò che ho fatto, poi ci rifletto un attimo e mi rendo conto di avere fatto le stesse cose che faccio quando non sono soddisfatto di ciò che ho fatto.
Vorrei essere un corpo astratto, trasparente, e come un vento leggero entrare e uscire nell’anima altrui e lasciarvi dentro il segno di un fresco passaggio che rammenti quanto può essere immenso un istante, di me.
È la mente che ci rende sani o malati, tristi o felici, ricchi o poveri.
Non siamo fatti per guardarci in eterno. Le anime che si piacciono devono scontrarsi, osservarsi e poi appartenersi. Non amano l’attesa, il silenzio e le parole mancate. Non vivono di promesse non mantenute, ma di costanti prove di coraggio e determinazione l’uno verso l’altra.
Ho un filo arrugginito dentro, cortocircuito di emozioni, desideri, pulsioni, fobie. Ho un marchingegno innescato male, il rame dentro ad un involucro rosso ed uno blu, devo solo decidere quale recidere, un colpo di tenaglia deciso e speriamo di non esplodere. Sono una mina vagante, una miccia dentro ad una custodia ed un serbatoio laterale con la polvere da sparo e faccio il kamikaze in giro, pericolosa, senza attenuanti, senza ritegno.