Roberto Giusti – Stati d’Animo
La “pace” è un tormento che ancora inseguo…
La “pace” è un tormento che ancora inseguo…
Vedo un paesaggio all’orizzonte, già visto e conosciuto, che si ripresenta sotto diverse spoglie. Con una coltre di neve ad imbiancare i miei mai persi ricordi. Tanta è ora la voglia di tuffarsi in questo bianco mare, con la consapevolezza di potersi fare molto male, ma non mi sono mai opposto a me stesso, e a ciò che desideravo davvero, e non mi fermerà di certo ora il dolore. E quella immacolata neve, di quei paesaggi familiari, oltre questo spaventoso nero senza via di uscita, mi spinge a provarci ancora, e a ritrovarti. Se vuoi aspettami, un giorno ritornerò da te, e giocheremo come due bimbi di nuovo insieme nella neve.
Ho imparato a contare i secondi, minuti, ore, poi giorni che trascorrono tutti uguali. Conto i mesi e lo scorrere delle stagioni, passano lenti, scandiscono ricordi.
L’immaginazione amplifica ogni sensazione, ogni emozione, ogni paura. Ti conduce oltre.
Quando hai paura del domani, sdraiati sopra un letto di sorrisi, copriti con petali di speranza, spegni la luce dell’incertezza e aspetta il sorgere del sole… sorge sempre, sai?
È vero che la notte è fatta per dormire, ma è proprio nella notte che vedo i tuoi pensieri che s’intrecciano con i miei.
Le parole più belle sono quelle non dette, forse per questo rimangono tali.