Roberto Giusti – Tristezza
Nessuno vede i miei occhi lacrimare, ma io sento il mio cuore liquefarsi di dolore.
Nessuno vede i miei occhi lacrimare, ma io sento il mio cuore liquefarsi di dolore.
Il tempo… giudice supremo del destino.
Chi è povero solitamente è saggio, chi è ricco solitamente è stronzo!
La Notte… non è altro che il prolungamento della mia Ombra.
Senza te mi sento come un aquilone che non può volare perché non c’è vento, come il cielo grigio quando non c’è il sole, come un fiore senza acqua, che pian piano sta appassendo, sta morendo, io sto morendo dentro, nel profondo della mia anima, e nascondo la mia sofferenza dietro il mio volto stanco di dover fare sorrisi falsi. Tutto ciò l’ho voluto io, perché ho tappato le ali al mio cuore, e non posso incolpare nessuno per la mia atroce sofferenza. Sono l’artefice del mio male.
L’inferno è qui: è tutt’intorno a noi, e lotteremo per cogliere ogni briciola di paradiso.
Potete pure tapparvi le orecchie a certi discorsi, ma ci sono silenzi che non possono essere non uditi, e certe angosce benché mute hanno la necessità di essere interpretate bene!