Roberto Giusti – Tristezza
È sempre difficile trovare quei momenti di serenità e spensieratezza, quando l’anima è afflitta da requiem di dolore.
È sempre difficile trovare quei momenti di serenità e spensieratezza, quando l’anima è afflitta da requiem di dolore.
La solitudine quando stai male è sale sulle ferite, quando stai bene è unguento.
Se solo! Se domani. E se poi! Quante parole buttate al vento. Quanti inutili convenzioni in successione, dettate da ragioni e società. Quanti bla, bla, bla! Quante catene che si mescolano “incatenandosi” nelle conseguenze del non avere agito, concretizzato, impugnato le ragioni dei nostri sogni e desideri. Quante parole senza fatti. Quante lacrime senza sorrisi. Quando poi, basterebbe poco per rompere quel ghiaccio e sciogliere quella neve d’impedimento e di paure. Basterebbe un piccolo cenno fatto di carezze e comprensioni, basterebbe un piccolo passo fatto di concretezza non di chiacchiere, basterebbe poco per alimentare un sorriso e ridare serenità a questi giorni malinconici cupi e tristi.
Il sole bacia l’amore… La pioggia abbraccia il dolore.
Ho dato al vento le mie lacrime perché potesse portarle via con sé.
Sei tua permettere di vivere l’attimo seguentea scrivere delle pagine di un inchiostro sporco ma indelebilea stringermi in una morsa calda e quasi soffocantea darmi un’ottima maschera da eroeSei tua farmi sentire più vivo degli altria spaccare il mondo dall’alba al tramontoa vendermi che tanto mi costa e che qualcosa mi dàa non pensare me con un cuore di ghiaccioa dividere il sangue e l’angoscia di giorni difficili fino a morireSei Te che voglio perché ci sei sempre stata,cara solitudine.
Se sai di non avere colpe, smettila di sentirti in colpa.