Roberto Giusti – Tristezza
Avremo mai davvero il coraggio, di ripartire da una lacrima amara… ormai dispersa fra le ceneri, di un tempo dimenticato?
Avremo mai davvero il coraggio, di ripartire da una lacrima amara… ormai dispersa fra le ceneri, di un tempo dimenticato?
Questa mattina mi sono svegliato… e non ti ho trovato vicino a me, li per li ti ho un attimo cercata, poi mi sono ricordato che non sei più con me e un brivido gelido mi ha attraversato il corpo, spegnendo ogni sentimento di felicità che avevo! Mi manchi, mi manchi davvero… mio piccolo e leggiadro angelo! Ormai se il mio desiderio più nascosto, o forse un sogno… qualunque cosa tu sia, so per certo che ormai, non sarai più mia!
La luce, quando si spegne, lo fa piano, senza rumore o clamore inesorabilmente tutto ciò che prima era visibile viene inghiottito dall’oscurità, ma il frangente di passaggio dura in realtà un eternità. E nel buio ti abbandoni, sicuro del fatto che non vieni visto… tanto la luce è spenta. La luce, quando si spegne, è capace di regalare ultimi attimi di qualcosa che rimarrà ben impressa ma per pochi secondi nella tua mente, come una fotografia destinata a cancellarsi da li a breve. E nel buio la mente si sente persa. La luce quando si spegne può lacerare il cuore, perché potrebbe portarti via la cosa più importante della tua vita, ma nel buio lei c’è ancora. La luce si spegne anche quando solo chiudo gli occhi, e ora la luce è spenta, e nel buio io vivo meglio.
La vera felicità, mi spaventa come la paura stessa, nella gioia d’amare, risiede la mia più grande sofferenza. Alla fine, sono solo un pagliaccio sorridente e dal cuore colmo di lacrime inespresse, attore di parole mai dette.Real happiness scares me like the same fear. In love’s joy stays my big sufference. In the end, i’m only a smilin’joker, with heart full of wordless tears. Actor of unspoken words.
Il paradosso dell’ipocrisia non smette mai di stupire e di indignare.
È nell’oscurità che alla vista appaiono più e maggiormente brillanti le stelle.Ma anche ammesso che uno si trovi nell’oscurità più cupa, mai noterà quelle stelle se continuerà a guardare altrove.
Come scaglie affondavano nella mia pelle nuda. Gocce di pioggia penetravano nel profondo dell’anima. Dolenti. Erano lacrime trattenute. La natura quel giorno mi aveva capita, era la mia unica amica.