Roberto Giusti – Vita
E io che vivo di sogni, morirò di illusioni.
E io che vivo di sogni, morirò di illusioni.
L’abitudine è per la vita ciò che le tenebre sono per gli occhi, nonostante per decidere quale direzione prendere sia necessario chiuderli, per iniziare il percorso, aprirli.
Spesso non basta una intera vita per smaltire un’infanzia e un’adolescenza infelice.
Uomo, non sacrificare l’intera tua vita per un ideale, perché col tempo potresti mutare pensiero, perché, guardandoti indietro, potresti scoprire una prigione che ha punito un innocente.
Oriol Valls, che si occupa dei neonati in un ospedale di Barcellona, dice che il primo gesto umano è l’abbraccio. Dopo essere venuti al mondo, al principio dei loro giorni, i bebè agitano le mani, come per cercare qualcuno.Altri medici, che si occupano di quelli che hanno già vissuto, dicono che i vecchi, alla fine dei loro giorni, muoiono cercando di alzare le braccia.Ed è così, per quanto si voglia rigirare, e per quanto se ne parli.A questa cosa, così semplice, si riduce tutto: tra due batter d’ali, senza altre spiegazioni, trascorre il viaggio.
Il giovane che non ha mai pianto è un selvaggio e il vecchio che non ride è un pazzo.
La vita è piena di treni persi che se ci fossimo saliti avrebbero potuto dare una svolta alle nostre vite e invece ci siamo limitati a guardarli.