Roberto Grasso – Anima
Ignorami, disse un pensiero, annegami nell’alcool, gridò un altro, soffocami, implorò ancora uno, ma nel frattempo affollavano la mia mente con le loro urla.
Ignorami, disse un pensiero, annegami nell’alcool, gridò un altro, soffocami, implorò ancora uno, ma nel frattempo affollavano la mia mente con le loro urla.
Anche l’anima più pura e innocente, in sé nasconde un diavolo. Aspetto solo si manifesti.
L’anima aiuta il corpo e in certi momenti lo solleva. È l’unico uccello che sostenga la sua gabbia.
L’anima non ha bisogno del sarto.
Siediti! Raccontami di quello che provi davanti alla sordità di chi ti ascolta, della tua voglia di piangere quando rimangono muti davanti al tuo continuo chiedere, della voglia che hai di prendere a calci questo mondo. Raccontami dei tuoi pianti silenziosi e segreti, quei pianti urlati contro un cuscino per non far sapere che ti hanno ferita, illusa, uccisa. Parlami anche dei tuoi sogni, quelli segreti. Quelli che nessuno sa, nessuno ascolta, nessuno vede. Del tuo continuo imbarazzo per quell’ignoranza a cui la povertà ti ha costretta. A me puoi raccontare quello che ti pare, “Io” so ascoltare, io posso capire”.
Nel tempo di burrasca io preferisco il silenzio attraverso lui, mi rigenero, rifletto, e sopravvivo…
Ho un’anima dannata. Ma pago tutti i miei danni.