Roberto Piumini – Frasi sulla Natura
Quando la terra e giovane e fresca quando la testa è piena di festa quando la terra ride contenta quando di erba profuma il vento è primavera…
Quando la terra e giovane e fresca quando la testa è piena di festa quando la terra ride contenta quando di erba profuma il vento è primavera…
Sono venuta a te con un bagaglio di esperienze che nulla sono al confronto dei luoghi e situazioni che mi hai fatto conoscere, con te ho viaggiato per mari e oceani, ho visto volare delfini fuori dall’acqua e bambini salvati dalle acque, sono scesa con te nell’Infinita profondità del mare, a salutare stelle e cavallucci marini mentre un banco di pesci variopinti danzavano nascondendosi tra i coralli, ho visto scogliere e udito il canto delle sirene, ma nessuna m’incanta come mi ammalia la tua voce calda e sensuale quando mi racconti le storie di una magia chiamato Mare.
Impigliata nelle trame del cielo, lascio che il blu della notte mi precipiti addosso.
Pioggia battente, temporale nascente; pioggerellina, primavera vicina!
Mi ero convinto, in quella notte d’estate, di aver scritto qualcosa di buono. Mi pareva d’essere arrivato ad un punto conclusivo inconfutabile, un traguardo logico di conoscenza dell’uomo, dei suoi bisogni, dei suoi desideri. Mi sembrava quasi di conoscere tali verità da sempre, come se fossero palesi e semplici e che fossero state, fino a quella notte di ginepri e zanzare, sempre là, appena celate da un velo di superficialità e distrazione, pronte e desiderose d’essere scorte dalla meticolosa e cieca ricerca del caso.E rimanevo dell’idea, mentre rileggevo il tutto, che ero stato davvero bravo e fortunato ad essere arrivato fino a quel punto del pensiero, ma più mi raccontavo questa storia più era chiaro che io non ero arrivato in nessun punto, poiché, in realtà, era il pensiero stesso quel punto. E, se nell’universo, vi sono miliardi di punti, vi debbono essere altrettanti punti conclusivi, e dunque non avevo scritto nulla di, poi, così eccezionale: avevo solo impresso su un foglio niente più che un punto, in una torrida notte di ginepri e zanzare. Ah, punto!
Meravigliarsi sempre, con la gioia di un bambino, della tenerezza del Creato.
C’è una cosa che in tanti abbiamo dimenticato. Noi, abbiamo cominciato a costruire sopra la natura ed io mi domando perché, se la natura era già casa nostra!