Roberto Todini – Sogno
Si pensa che basti poco per essere felice, io continuo a credere che non sia così.
Si pensa che basti poco per essere felice, io continuo a credere che non sia così.
Ho rinunciato ai miei sogni per aiutare altri a realizzare i loro, ho smesso di cercare la mia felicità per trovare quella di chi mi stava accanto, ho sempre lasciato che i miei desideri finissero accantonati in un angolo nascosto del mio cuore per esaudire quelli delle persone che amo. Adesso è giusto che io mi rimetta alla ricerca di quel che merito e non ho mai avuto.
Non sempre si riesce ad ottenere tutto dalla vita, grazie a Dio esistono i sogni.
I sogni sono il respiro dell’anima.
Le domande che ho sono maggiori delle risposte che posso dare, ma i miei sogni, sono mille in più di quelli che riesci a immaginare.
Il proposito che lo guidava non era impossibile, anche se soprannaturale. Voleva sognare un uomo: voleva sognarlo con minuziosa interezza e imporlo alla realtà…Comprese che l’impegno di modellare la materia incoerente e vertiginosa di cui si compongono i sogni è il più arduo che possa assumere un uomo, anche se penetri tutti gli enigmi dell’ordine superiore e dell’inferiore: molto più arduo che tessere una corda di sabbia o monetare il vento senza volto…Sognò un uomo intero, un giovane, che però non si levava, né parlava, né poteva aprire gli occhi. Per notti e notti continuò a sognarlo addormentato…Nelle cosmogonie gnostiche, i demiurgi impastano un rosso Adamo che non riesce ad alzarsi in piedi; così inabile, rozzo ed elementare come quest’Adamo di polvere, era l’Adamo di sogno che le notti del mago avevano fabbricato…Nel sonno dell’uomo che lo sognava, il sognato si svegliò. […]Prima (perché non sapesse mai che era un fantasma, perché si credesse un uomo come gli altri) gl’infuse l’oblivio totale dei suoi anni di apprendistato…Non essere un uomo, essere la proiezione del sogno di un altr’uomo: che umiliazione incomparabile, che vertigine!.Andò incontro ai gironi di fuoco: che non morsero la sua carne, che lo accarezzarono e inondarono senza calore e senza combustione…Con sollievo, con umiliazione, con terrore, comprese che era anche lui una parvenza, che un altro stava sognandolo…
Nella vita a volte per paura di sbagliare e per insicurezza prendiamo i nostri sogni e li chiudiamo in un cassetto buttandone via le chiave, escludendone così la possibilità che possano diventare realtà. Poi un giorno ci si sveglia rendendosi di aver perso qualcosa di caro e d’importante e che ormai è troppo tardi. La verità è che si dovrebbe avere più coraggio ed affrontare a testa alta la paura ed andare avanti inseguendo i propri sogni e obiettivi che sono il motore della propria vita.