Robynn Désirée – Vita
È simile a me, la gomma. Lei cancella ciò che scrive la matita. La mia memoria, invece, cancella ciò che scrivo io nella mia vita.
È simile a me, la gomma. Lei cancella ciò che scrive la matita. La mia memoria, invece, cancella ciò che scrivo io nella mia vita.
Non tutte le donne sono uguali; del resto non tutte sanno distinguersi.
Non cerchiamo mai le cose, ma la ricerca delle cose.
Ora, se tu chiedessi ad un ottantenne: “Quanti anni hai?”, lui subito ti risponderebbe: ottanta!Ma se tu insistessi, o fanciullo, e gli chiedessi di togliere dai suoi anni il tempo trascorso a compiacere amici e parenti, ad obbedire ai capi, a lavorare, a far denaro, a studiare, ad odiare e ad amare, e gli dicessi: quanto è il tempo rimasto per te?Ebbene quel vecchio si ccorgerebbe di avere più o meno l’età di un lattante!Che breve non è la vita, ma quella che viviamo!
Sarebbe poi così bello poter disegnare a matita la nostra vita? Cancellare gli errori e colorare di rosa le sbavature del dolore, sarebbe saggio? Si può assaporare gioia senza mai aver sorseggiato dolore? Un’emozione tracciata a matita lascerebbe impronte nell’anima? No! Arte non è perfezione ma brivido d’emozione; è una nota stonata che si accorda nell’anima; è uno sbaglio che forma esperienza che può diventare saggezza. Vivere è Arte! Cancellarne una parte: scialbo gioire, prematuro morire.
Ho visto svanire occasioni e opportunità, senza trovar mai il coraggio di coglierle. Ho guardato andar via persone e ho lasciato che il tempo scorresse implacabile. Ho fatto tutto questo sempre in silenzio, senza mai oppormi, convinta che osservare la vita passarmi davanti, senza cambiarla, fosse la scelta giusta da fare per non far soffrire gli altri. Non capivo che ogni giorno che facevo scivolare via, restando immobile, era un giorno che perdevo… e che mai più mi sarebbe stato dato indietro.
La vita non è sempre come uno se la sogna. A volte è un incubo che finisce solo, con la fine dei tuoi giorni.