Rocco Fierro – Figli e bambini
Ti ho desiderato…Ti ho voluto…Ti ho aspettato…Finalmente sei arrivato…Tu figlio mio adorato.
Ti ho desiderato…Ti ho voluto…Ti ho aspettato…Finalmente sei arrivato…Tu figlio mio adorato.
Figlio, chi sei, sei forse colui di cui abbiamo parlato nelle notti insonni, cercato avidamente pensando ad un angelo, se è così librati in alto, non scendere mai, ammira la terra dall’alto, e come albatros vola negli spazi silenti e pieni di luce.
Mamma ricorda che imparo ogni cosa che mi insegni, nel bene e nel male.
Ho visto i tuoi occhi spegnersi pur restando aperti, e il sonno della morte avvolgere il tuo corpo inerte che fino a ieri scodinzolava felice.Tristezza incolmabile di fronte a qualcosa che fà così tanto male a quelli che restano…
Indipendentemente da come ci si gira, il sedere sarà sempre dietro…
Gli amori nati virtualmente,spesso, finiscono malamente.
Una notte il padre sentì il figlio che pregava nella sua stanza: Signore, fa che io diventi forte come il mio papà. Più tardi, quella stessa notte, il padre pregò: Dio, fa che io sia l’uomo che mio figlio si aspetta.