Rocco Fierro – Figli e bambini
Quando io morirò, l’unica mia preoccupazione sarà quella di essere stato o no, per mia figlia, il padre che si aspettava.
Quando io morirò, l’unica mia preoccupazione sarà quella di essere stato o no, per mia figlia, il padre che si aspettava.
“Possiamo farcela. Dobbiamo farcela. Per loro”.Ma non ce la fai mai per i bambini. E loro sanno che non contano, s’industriano. Mettono le tazze per la colazione, spiano gli sguardi, i silenzi. Danno il bacio di qua e di là, con il terrore di sbagliare momento, di sbagliare guancia. Aspettano anche loro. Che l’amore ritorni.
In questa società dove dominano la debolezza, l’incertezza e l’insicurezza, tutti cercano appoggio in qualcuno: preti, santoni, guru o falsi dei… ma non vi è miglior maestro spirituale di un bambino.Egli vive solo il presente, non si pone limiti, è sincero, felice, allegro, solare e pieno di energia. Chi meglio di lui da cui imparare?
Prima di educare i bambini, è urgente rieducare gli adulti; generalizzo senza puntare il dito contro nessuno, giudico soltanto i fatti.
I poeti, gli scrittori sono gli scultori della vita…Al posto dello scalpello, usano penna e emozioni…
Ci guardiamo da grandi, ma quando ci stringiamo, nel cuore torniamo bambini.
Non ricordo affatto quello che avrei sognato di fare quando ero piccolo. Di certo so che, come tutti i bambini, desideravo libertà, volevo poter essere irriverente.