Roger Berardi – Vita
Rompe gli argini la vita che inonda l’anima.
Rompe gli argini la vita che inonda l’anima.
Ci sono favole che vivranno in eterno, quelle che tutti sognano, ma in pochi avranno il coraggio di vivere.
Ci sono quelli che arrivano al posto giusto nel momento giusto, sicuramente non abitano in Italia.Ci sono quelli che approvano le leggi senza rispettarle mai, e quelli che le rispettano pur non avendole mai approvate. Ci sono quelli che hanno tutto pur non avendo niente, e quelli che non hanno niente possedendo tutto.
Non amo gli ambiziosi, quelli che mai lascerebbero il centro della strada, quelli che declamano la luce a voce alta. Amo chi sa dimettersi, chi sa sostare nell’ombra e sfiora i muri con i gomiti, chi tace di quei graffi e li porta dentro di sé, chi non rinfaccia mai lo spazio che ha ceduto.
Molte volte la vita non ti dà ciò che vuoi, ma ti prende ciò che hai.
Chi vive semplicemente la propria vita, non vive. Non bisogna solo vivere la vita, bisogna costantemente inventarla, e questo significa raccontare. Scrivere è un lavoro solitario. Leggere è un lavoro solitario. La letteratura è una forma di solidarietà fra solitari.
Danzare tra la pioggia aspettando il sole, vivere il buio per rivedere il giorno. Giocare con i ricordi e trasformarli nuovamente in sogni, inventare nuovi colori per dipingere una nuova vita. Guardare le cose vecchie con occhi nuovi per dar loro nuovi significati e ricordarsi che nasciamo piangendo, ma non moriremo ridendo. Guardasi indietro e non riconoscersi è peggio che guardarsi allo specchio e domandarsi chi sei, amare senza chiedersi perché. In definitiva la vita sarebbe più semplice di quello che è, se cedessimo alle resistenze che ci percorrono, se cedessimo e non dimenticassimo per un’istante, un solo istante che ognuno di noi, potrebbe essere l’artefice della vita di qualcun altro.