Roland Barthes – Desiderio
Nella mia vita, io incontro migliaia di corpi; di questi io posso desiderarne delle centinaia; ma di queste centinaia, io ne amo uno solo. L’altro di cui io sono innamorato mi designa la specialità del mio desiderio.
Nella mia vita, io incontro migliaia di corpi; di questi io posso desiderarne delle centinaia; ma di queste centinaia, io ne amo uno solo. L’altro di cui io sono innamorato mi designa la specialità del mio desiderio.
Io non voglio un anno pieno di cose strabilianti e fantastiche. Voglio un anno finalmente sereno. Fatto di cose piccole, semplici e concrete. Voglio un anno come ai vecchi tempi, dove alzarsi al mattino non era sentirsi come se dovessimo affrontare un’altra guerra, ma una nuova giornata. Voglio un anno con più pace, meno dolori e incazzature. Un anno più sereno e vero.
Il tempo affievolisce il tuo ricordo, la musica ha cambiato le proprie note, rendendo tutto irriconoscibile e diverso, il passo diviene sempre più pesante e l’ombra procede al mio fianco nell’attesa di cancellare ogni percorso intrapreso. Ogni tanto riaffiora qualche nota legata a frammenti di cuore che ancora stentano a ricomporsi.
È meraviglioso scrutare nei tuoi occhi il desiderio che accomuna la nostra carne tremante.
Dalla vita ho avuto tutto, ma a qualche desiderio continuo ancora a sperare e mi sento viva. I sogni aiutano.
Il desiderio è l’amico confidente dei nostri sogni.
Ho voglia di perdermi fra le tue braccia… ho voglia di rimanere senza fiato avvolta dai tuoi baci… ho voglia di morire di passione facendo l’amore con te… tutto questo solo perchè ti voglio bene, tutto questo solo perchè ti desidero più di ogni altro uomo al mondo.