Romano Di Nella – Società
Pensano tutti che siamo ignorantima nessuno ci pone domande importanti.
Pensano tutti che siamo ignorantima nessuno ci pone domande importanti.
Fino a quando le disparità sociali saranno eccessive, il mondo non potrà dirsi abbastanza civile.
Troppo spesso nella nostra società dello spettacolo chi uccide, tortura, sevizia, diventa un eroe, anche se si tratta di un eroe negativo.
I figli sono un dono come lo è la vita.Genitori possiamo esserlo tutti, ma padre e madre no.Un padre e una madre non rovinano la vita dei figli, non li usano, non li sfruttano, non li trattano come oggetti di loro proprietà; non impediscono la loro realizzazione personale né ostacolano la loro felicità.I figli devono essere educati all’amore, al bene, all’onestà, al rispetto. È necessario capire quali sono le loro potenzialità, accompagnandoli nel loro cammino di vita.
Che le sentenze non si discutano è una regola che fa comodo solo a chi sa di sbagliare molto.
Trovandosi tutti più o meno sul medesimo piano per quanto riguarda le condizioni economiche, e similmente dal punto di vista dell’intelligenza e del sapere, l’unica autorità che ispira una involontaria deferenza è quella del numero. “La fede nell’opinione pubblica”, dice Tocqueville, “diventa in quelle contrade una specie di religione, e la maggioranza è il suo profeta”.
I governanti, i politici, i loro assistenti e tutti gli altri funzionari pubblici devono lavorare per noi contribuenti, e non noi per loro. Siamo noi i loro padroni, e non viceversa!