Rosa Cassese – Destino
La vita è appesa ad un “filo” che può essere la “speranza” o la lotta per la “sopravvivenza”.
La vita è appesa ad un “filo” che può essere la “speranza” o la lotta per la “sopravvivenza”.
Liberi di giocare, liberi di ingannare, liberi di sognare, liberi di illudere, liberi di fantasticare, liberi di non mollare, liberi di andare, liberi di tornare, liberi di lasciare, liberi di ricominciare, liberi di credere, liberi di lottare, liberi di essere, il meglio del meglio, che possiamo essere, liberi di scegliere quali azioni vogliamo fare, liberi di essere liberi, nel realizzare, il gesto più giusto e più consono, che la nostra personalità possa accettare, liberi di scegliere da che parte stare, e non stupirsi se poi faremo del bene o del male, perché eravamo liberi di scegliere, appunto, da che parte stare.
Io non credo nel destino, credo nelle coincidenze, credo nell’attimo che si crea, ogni azione comporta una sua conseguenza, e se ti ho trovata è perché ti cercavo da tanto tempo.
Le emozioni più intense le incontri sempre lungo il tragitto scelto per evitarle.
Esistono necessità che determinano gli eventi, incondizionatamente dalla volontà o dalla scelta della persona stessa. In parole povere: il futuro è già scritto. Pertanto, se due persone sono destinate a stare insieme, immancabilmente, verrà plasmata una catena di eventi che porterà le due persone a incontrarsi. Grande potere ha il destino, tanto da permettere a due rette parallele, di avere un punto d’intersezione.
Lo spirito dell’uomo è troppo grande perché lo si possa confinare in uno spazio ed in un tempo così ristretto come quello che un corpo fisico vive tra la nascita e la morte.
Che altro potrei dire, voce fuori dal coro nella sorda corsa verso il futuro, che guardare, spettatrice attonita, la loro disfatta voluta, e quella del Padre onnipotente, fuori di senno, che vuole l’amore come cibo per la Creazione, mortale forza, e bellezza, iniettata al Sistema.