Rosa Cassese – Uomini & Donne
Il gioco delle parti fa scambiare i ruoli: oggi, l’uomo è succube del volere femminile; la donna detta, impone, ma alla fine, se non “dispone” rimane sola!
Il gioco delle parti fa scambiare i ruoli: oggi, l’uomo è succube del volere femminile; la donna detta, impone, ma alla fine, se non “dispone” rimane sola!
Sono le donne calme all’apparenza, quelle pacate e riflessive, quelle a cui pare scivoli via tutto. Sono le donne silenziose, quelle che abbassano le ciglia se le guardi e che sussultano se le sfiori. Sono quelle, le donne, che ardono nella passione.
Non sentiamoci sbagliate, non lo siamo. Sentiamoci diverse. “Diversamente vere”. Ecco quello che siamo veri tra un mondo di artificiosi e finti. Sai perché? Perché non abbiamo nessuna maschera, non ci serve nessuna maschera, se non quella di noi stessi.
La donna è come un album musicale, all’inizio ti piacciono solo quelle due o tre canzoni… poi col passare del tempo inizia a piacerti tutto l’album.
Amo l’uomo che ama l’amore, che si lascia andare ai profumi e alle sensazioni e ai sogni.
Essere figli di un buon uomo o di una buona donna è grammaticalmente identico, ma nella triviale sottocultura sessista, no. Il rispetto inizia dalle parole, dal loro mero significato, al netto del fango accumulato in secoli di incuria culturale.
Non avevo scelto lui per la sua bellezza, per la sua dolcezza e passionalità. Avevo scelto lui solo per il modo in cui mi guardava, per lo strano modo di dirmi che ero nei suoi pensieri. Avevo scelto lui senza sapere il vero perché sapevo solo che vicino a lui ero diversa, mi sentivo diversa. Ho capito tardi che era solo il bel “vedere” di un cuore innamorato e non quello di una mente “lucida e ragionevole”!