Rosa Ramirez – Stati d’Animo
Dolci emozioni attraversano la mia anima donandole una paio di ali per volare, per arrivare dove l’amore e le emozioni ci permettano di amarci intensamente.
Dolci emozioni attraversano la mia anima donandole una paio di ali per volare, per arrivare dove l’amore e le emozioni ci permettano di amarci intensamente.
L’invincibilità di un pensiero e la sua robustezza, dipendono fortemente dalla velocità di balzo nelle mente e la successiva pianificazione comprendendone la sua pazzia.
Non c’è niente di male nel chiedere scusa quando si sbaglia, anzi ti fa onore,…
Osservi le cose semplici che nella vita ci sono e resti attratto per la loro semplicità.
I dolori sono un male necessario. Insegnano forse. Ci aprono gli occhi su ci che non volevamo vedere e capire. Come gli addii che bloccano il passo. Ma alla fine ostruiscono solo quello. Non cambiano chi sei e dove vorresti andare. Le lacrime anche servono. Emozionano. Ti emozionano. Lavano via il dolore, portano via come un fiume il male e lasciano che dopo a scorrere vi siano sorrisi. Le donne dopo le lacrime sono più belle. Più appassionate e fragili. Dopo il dolore ci credi di più. Ti stimi di più.
Mi hanno chiesto: “perdonami”. Ma alcuni gesti a mio avviso non sono perdonabili. Quei gesti fatti senza riflettere, magari ripetuti fino a sfondarti il cuore. Quei gesti fatti solo perché in quel momento faceva comodo così. Io non sono il “momento di comodo” di nessuno.
Non sarò mai la prima scelta di qualcuno. Io sono quella che ti piace ma di cui non ne esci pazzo, sono quella che se arrivano due belle tette te la dimentichi, sono quella a cui scrivi solo quando hai tempo. Non sono mai stata il grande amore di qualcuno, né il primo. Non sono mai stata così importante che “per lei farei di tutto”, non sono mai stata il “ne vale la pena”, né “lei è quella giusta”. Sono l’eterna seconda, sono quella del “non abbastanza”. Sono quella che poi si fa mille domande su se stessa e che della sua insicurezza ne fa un’arma di autodistruzione.
L’invincibilità di un pensiero e la sua robustezza, dipendono fortemente dalla velocità di balzo nelle mente e la successiva pianificazione comprendendone la sua pazzia.
Non c’è niente di male nel chiedere scusa quando si sbaglia, anzi ti fa onore,…
Osservi le cose semplici che nella vita ci sono e resti attratto per la loro semplicità.
I dolori sono un male necessario. Insegnano forse. Ci aprono gli occhi su ci che non volevamo vedere e capire. Come gli addii che bloccano il passo. Ma alla fine ostruiscono solo quello. Non cambiano chi sei e dove vorresti andare. Le lacrime anche servono. Emozionano. Ti emozionano. Lavano via il dolore, portano via come un fiume il male e lasciano che dopo a scorrere vi siano sorrisi. Le donne dopo le lacrime sono più belle. Più appassionate e fragili. Dopo il dolore ci credi di più. Ti stimi di più.
Mi hanno chiesto: “perdonami”. Ma alcuni gesti a mio avviso non sono perdonabili. Quei gesti fatti senza riflettere, magari ripetuti fino a sfondarti il cuore. Quei gesti fatti solo perché in quel momento faceva comodo così. Io non sono il “momento di comodo” di nessuno.
Non sarò mai la prima scelta di qualcuno. Io sono quella che ti piace ma di cui non ne esci pazzo, sono quella che se arrivano due belle tette te la dimentichi, sono quella a cui scrivi solo quando hai tempo. Non sono mai stata il grande amore di qualcuno, né il primo. Non sono mai stata così importante che “per lei farei di tutto”, non sono mai stata il “ne vale la pena”, né “lei è quella giusta”. Sono l’eterna seconda, sono quella del “non abbastanza”. Sono quella che poi si fa mille domande su se stessa e che della sua insicurezza ne fa un’arma di autodistruzione.
L’invincibilità di un pensiero e la sua robustezza, dipendono fortemente dalla velocità di balzo nelle mente e la successiva pianificazione comprendendone la sua pazzia.
Non c’è niente di male nel chiedere scusa quando si sbaglia, anzi ti fa onore,…
Osservi le cose semplici che nella vita ci sono e resti attratto per la loro semplicità.
I dolori sono un male necessario. Insegnano forse. Ci aprono gli occhi su ci che non volevamo vedere e capire. Come gli addii che bloccano il passo. Ma alla fine ostruiscono solo quello. Non cambiano chi sei e dove vorresti andare. Le lacrime anche servono. Emozionano. Ti emozionano. Lavano via il dolore, portano via come un fiume il male e lasciano che dopo a scorrere vi siano sorrisi. Le donne dopo le lacrime sono più belle. Più appassionate e fragili. Dopo il dolore ci credi di più. Ti stimi di più.
Mi hanno chiesto: “perdonami”. Ma alcuni gesti a mio avviso non sono perdonabili. Quei gesti fatti senza riflettere, magari ripetuti fino a sfondarti il cuore. Quei gesti fatti solo perché in quel momento faceva comodo così. Io non sono il “momento di comodo” di nessuno.
Non sarò mai la prima scelta di qualcuno. Io sono quella che ti piace ma di cui non ne esci pazzo, sono quella che se arrivano due belle tette te la dimentichi, sono quella a cui scrivi solo quando hai tempo. Non sono mai stata il grande amore di qualcuno, né il primo. Non sono mai stata così importante che “per lei farei di tutto”, non sono mai stata il “ne vale la pena”, né “lei è quella giusta”. Sono l’eterna seconda, sono quella del “non abbastanza”. Sono quella che poi si fa mille domande su se stessa e che della sua insicurezza ne fa un’arma di autodistruzione.