Rosalia Raineri – Libri
Mi ha condotto fino a qui, insegnandomi la differenza tra i sogni di un bambino è quelli di un adulto: i primi possono soltanto sognare, mentre i secondi possono tentare di realizzare ciò in cui credono.
Mi ha condotto fino a qui, insegnandomi la differenza tra i sogni di un bambino è quelli di un adulto: i primi possono soltanto sognare, mentre i secondi possono tentare di realizzare ciò in cui credono.
Ira.Canta, o Musa, l’ira di Achille, figlio di Peleo, micidiale, omicida, destinato a morire; canta l’ira perché costò agli achei tanti bravi uomini e che tante anime vitali e vigorose mandò alla tetra dimora della Morte. E già che ci sei, o Musa, canta l’ira degli dei stessi, così potenti e petulanti, qui, nel loro nuovo Olimpo; e l’ira dei pochi umani veri rimasti, seppur egocentrici e inutili. Mentre canti, o Musa, canta anche l’ira di quelle creature riflessive, senzienti, serie, ma non del tutto umane, che sognano sotto i ghiacci di Europa, che muoiono nella cenere sulfurea di Io e che sono nate nei gelidi crepacci di Ganimede.Oh, e canta anche me, o Musa, canta il povero Hockenberry rinato senza volerlo, il povero defunto professor Hockenberry, Hockenbush pe gli amici, amici da molto tempo tornati polvere in un mondo da molto tempo abbandonata. Canta la mia ira, sì, la mia ira, o Musa, per quanto piccola e insignificante a confronto della collera degli dei immortali o della furia del deicida, Achille.
La biblioteca è l’arena in cui ogni giorno si rinnova la lotta omerica fra i libri e i lettori.
Il mondo va sempre avanti con o senza di noi e tutti ci adattiamo in un tempo brevissimo alle situazioni più inimmaginabili, agli abbandoni, ai lutti e alle catastrofi. E forse, più rimaniamo elastici meno rischiamo di farci spezzare dal dolore.
In che cosa consiste la gloria per un famoso autore?Nel fatto che migliaia di persone si sentono vagamente colpevoli per non aver mai letto una sola riga delle sue opere.
I critici sono talmente presuntuosi e vanesi che vogliono “saperne di più dell’autore stesso.”
L’eternità non è il tempo all’infinito, ma il contrario, la sospensione del tempo, il non tempo.