Rosanna Caraglia – Verità e Menzogna
Guardami come se dovessi guardare un quadro astratto. A te lascio l’onore di fantasticare su cosa sono e cosa rappresento. Ma ricorda, la verità appartiene all’autore.
Guardami come se dovessi guardare un quadro astratto. A te lascio l’onore di fantasticare su cosa sono e cosa rappresento. Ma ricorda, la verità appartiene all’autore.
Spesso diciamo “hai ragione”, in realtà dovremmo dire “la penso come te”.
Gli attori impersonificano una realtà di fatto, un racconto, svelano una verità o una menzogna, ma è la storia che conta, non chi la racconta. È la verità oppure la falsità, ed entrambe spiegano la verità.La storia conta più di ogni altra cosa, il copione. Di chi porta in atti una spiegazione o la distorsione di una verità, alla verità non potrebbe importare di meno.
Se oggi compio un atto d’amore, domani avrò il coraggio di guardare al giorno che è passato.
Valuta le persone per ciò che fanno mentre svuotano le labbra di dolci parole. Valuta bene i loro gesti dopo, osservando quelli scoprirai se davvero erano sinceri. Che a parole la gente ti regalerebbe il mondo intero, a fatti stringe tutto tra le mani, anche il cuore.
Sai, la gente si nasconde quando vuole fregarti, inventa scuse. Ma dimentica che tutto si scopre, e cade dal settimo cielo scaraventandosi per terra. Non c’è scampo per quelli che credono di essere furbi.
Una prospettiva monoculare e quindi monodimensionale provoca errori ciclopici. Solo un pensiero che sappia tener conto dell’inevitabile partita doppia dei pro e dei contro, dei pregi e dei difetti, delle virtù e dei vizi, in un’analisi matriciale, comparativa, differenziale, può ridurre o evitare il grossolano sbaglio d’assolutizzare i casi o le ricorrenze singole e unilaterali.