Rosanna Cutrone – Ricordi
Ricordo le primavere di quando ero bambina, quando le giornate erano allietate dalle rondini in cielo e dal profumo dei fiori. Ora anche la primavera non è più la stessa, è sempre più anomala, come le persone.
Ricordo le primavere di quando ero bambina, quando le giornate erano allietate dalle rondini in cielo e dal profumo dei fiori. Ora anche la primavera non è più la stessa, è sempre più anomala, come le persone.
Ergiti a colonna quando senti il suo fuoco accenderti, e ridiventa filo d’erba quanto il sole tramonta. Il giusto è sempre colonna che si erge e filo d’erba che vibra, e mai ne solo l’uno ne solo l’altro.
È una ben piccola consolazione sapersi indimenticabili per coloro per i quali non ci basta essere un ricordo.
Per un attimo si sentì pericolosamente in bilico tra le sue braccia. Sentì nell’anima una strana sensazione mista un nostalgico dolore, qualcosa che non sentiva da molto tempo o forse non aveva mai conosciuto, ma solo sognato, un qualcosa che ormai da tempo il suo cuore aveva dimenticato.
Alcuni ricordi quando si riaffacciano nei pensieri lasciano addosso un misto di gioia velata dalla malinconia.
Nulla resta di te se non un ricordo che lentamente sbiadisce nel vuoto che hai lasciato.
Il dolore si attenua col tempo, ma le memorie felici rimangono. È proprio vero, noi umani ricordiamo solo quello che ci fa comodo.