Rosanna Marani – Comportamento
Corre l’obbligo di essere sempre all’altezza della propria nomea. Per non ripiombare nell’anonimato. Forse è per questo che l’imbecille mostra tanta coerenza e perseveranza nel continuare ad esserlo.
Corre l’obbligo di essere sempre all’altezza della propria nomea. Per non ripiombare nell’anonimato. Forse è per questo che l’imbecille mostra tanta coerenza e perseveranza nel continuare ad esserlo.
Recitavo, senza volerlo, la parte fondamentale dello “sporcaccione infame e ripugnante”, vergogna del genere umano che è attestata ovunque nel corso dei secoli, di cui tutti hanno sentito parlare, come del Diavolo e del Buon Dio, ma che resta sempre così diverso, così sfuggente, in terra e in vita, inafferrabile insomma.
E se anche tu ti sei sentito stupido e ti sei ripetuto: “cavolo, come sono…
Se si vede che un comportamento è sbagliato, si dovrebbe prima di tutto interrompere l’azione. Si è talmente sicuri che essere nell’errore è un diritto, perché l’autorità viene da Dio (e potrebbe essere in effetti vero), che il Male è forte e salvifico, che si sottovalutano le conseguenze, perché si sottovaluta l’importanza e il destino dell’avversario macellato, seppur onorandone la memoria. I discepoli hanno completa libertà di decisione, ma c’era un’eventualità che nemmeno Dio ha immaginato. Forse avrebbe dovuto pensare ad una specie di “Legge zero” per i suoi, immaginata da uno dei detestati scrittori, anche se ormai questa esperienza non può più essere utile al signore degli eserciti.
Tu dovresti prima sciacquarti la bocca e poi forse puoi prenderti il lusso di parlare di qualcuno. Sino ad allora è un lusso che non ti puoi permettere, resta nella tua penosità di invidioso.
Solo al momento che ci avviciniamo alla nostra meta, la nostra inquietudine soffia, trasportando via come piccoli petali la nostra pazienza, che alimenta ansia nella mente e scandisce i secondi con un’eterna flemma, caldeggiando l’apatia del tempo.
Troppe le mani che digitano, poche quelle che aiutano.