Rosaria Svarese – Tristezza
Sono stata il tuo mondo, ora non lo sono più. Fa male.
Sono stata il tuo mondo, ora non lo sono più. Fa male.
Cosa importa questa tristezza nel tuo sguardo, se nel mio sguardo c’è più tristezza per piangere che nel tuo.
Riesco a disegnare di noi sui vetri bagnati d’acqua per poi aspettare che il mio ricordo si cancelli e sperare che sia tu a ridisegnarci sopra.
Se solo sapessi quello che che non ti ho mai detto. Se riuscissi a vedere le parole che non ti ho mai sussurrato. Se solo capissi, sapresti ciò che realmente il cuore nasconde alla mente.
Non preoccuparti se hai il cuore a pezzi, impara a non perdere i pezzi, perché può sempre essere rimontato.
Il dolore peggiore è dato dalle lacrime non versate…
Veneri quelle forme sinuose che non ti appartengono più. Celato nel disinteresse della folla, cerchi i tuoi desideri irrealizzati di uomo. Nei passi rapidi di una donna che si allontana. La tua delusione disperata, celata nelle pieghe della tua anima. Sapendo bene che la sua sagoma per sempre vivrà e camminerà nelle strade infinite dei tuoi ricordi e, ogni volta che la pioggia bagnerà le vetrate del tuo cuore, un brivido gelido ti attraverserà, mentre dai tuoi occhi una calda lacrima timida scenderà, nell’illusoria certezza che il domani sarà migliore. Il tempo avvelena il cuore, ogni suo lento scandire attenua la speranza in te di farla tua. Sapendo bene che di vero c’è solamente quella tua stupida illusione.