Rosaria Svarese – Tristezza
Sono stata il tuo mondo, ora non lo sono più. Fa male.
Sono stata il tuo mondo, ora non lo sono più. Fa male.
Arriva un chiarore improvviso, un lampo a ciel sereno, che illumina tutte le tue malinconie e, quando ti manca quel bagliore resti da solo al buio, scivolando nella monotonia di quella nostalgia, che non sai dove ti porterà a finire, dove condurrà il tuo cammino quel gelido inverno, che paralizza ogni battito del tuo cuore in una gelida agonia.
Vorrei che ogni strada e marciapiede fossero ricoperti da specchi, così anche la persona più triste potrebbe scorgere la bellezza del cielo.
Nel mondo in cui viviamo ci è permesso soltanto di soffrire in silenzio.
Questa è la tristezza connessa ad ogni vita finita. […] Essa però non arriva mai a realizzarsi, e serve soltanto all’eterna gioia del trionfo. Donde il velo di tristezza, che si stende su tutta la natura, la profonda, insopprimibile malinconia di ogni vita.
Si sentiva invisibile, inadatta, incompresa.È il destino di tutti quelli che Sentono troppo.Il destino di tutti quelli che Amano troppo.La via obbligata del troppo pensare è veder svanire, sotto un velo di incomprensibilità, questo illogico mondoe restare irrimediabilmente soli…
Tutti si ricordano degli errori che hai fatto ma nessuno si ricorda mai delle belle cose che hai riservato a loro.