Rosario Caccamo – Sogno
Non mi va di dormire, per paura di sognare.
Non mi va di dormire, per paura di sognare.
I sogni esistono per essere realizzati, le promesse per essere mantenute, le delusioni… per rifarci cominciare a sognare.
Tu eri rapido, Morar, come un capriolo sulla roccia, terribile come una fiamma notturna nel cielo. La tua collera era una tempesta, la tua spada nella battaglia, un lampo sulla landa. La tua voce sembrava il torrente dopo la pioggia, il tuono grondante tra le montagne. Molti caddero sotto il tuo braccio; la fiamma della sua ira li consumò. Ma quando tu ritornavi dal combattimento, com’era calma la tua fronte! Il tuo viso era come il sole dopo la tempesta, come la luna nella notte silenziosa; il tuo seno era tranquillo come il lago quando è cessato il rumore del vento.
Un sogno sta fuggendo dalla serratura della mia vita, vuole liberarsi di questo peso, andare via di qui… forse per sempre. Ma continuo a lottare, per ciò che amo, ogni sorriso riconquistato. Continuo… nonostante le avversità, le critiche non accettate, le false amicizie, i dolori e i cuori spezzati. Continuo… perché il sogno è l’unica arma che mi permette di star bene. Un sogno sta fuggendo da me, ma io lo fermo… ancora una volta. Andrà via solo quando l’avrò realizzato. E allora sarà per sempre.
Credi fortemente nel sogno e il sogno crederà in te.
I veri sogni affrontano le distanze si incontrano sulla linea dei confini. Salutano l’alba per quietarsi e riposare e da uragano un soffio poi tornare.
Non abbandonate mai la speranza, coltivatela con cura nel vostro cuore, un giorno come un gradino vi trasporterà nel sogno ambito.