Rosita Matera – Frasi sulla Natura
La primavera è il bacio dell’aria e della terra da cui sgorgano corolle di freschi colori.
La primavera è il bacio dell’aria e della terra da cui sgorgano corolle di freschi colori.
Nella voce schietta dei bambini è racchiusa la poesia del Natale: dai loro canti scorre la bontà, che come fiume d’amore rompe gli argini della diffidenza, donando un frammento d’incanto anche a chi ha dimenticato il proprio candore.
L’uomo è natura, perché entrambi sono polvere di stelle.
Uno stormo di balestrucci che partono per i paesi caldi sono come le nostre illusioni che volano via insieme.
Il Santo Natale è quel sogno di quiete del cuore, in cui ognuno trova ristoro sui volti incantati del Presepe che parla.
I miei occhi apprezzano le cose belle, come le notti stellate e il mare d’inverno. Il cuore vive di dolcezza, di bellezza e amore. L’amore è l’unione fra due persone, come la terra e il mare, come il sole e la luna, come le stelle e l’universo. Un solo piccolo segno vorrei lasciarti, come quello che hai lasciato tu, nel mio piccolo cuore: una dolce e leggera carezza.
Un sole cocente, strade deserte coperte di crepe. Tutto è immobile come se il tempo non ricordasse più dove si trovi. Le mura hanno un che di remoto e le piante ne fanno il loro appoggio. Sembra non esserci nessuno, la maggior parte di quelli che erano qui sono partiti verso altre patrie, attraversando questo nuovo cielo. La distruzione non è arrivata quando e come ci si aspettava, è sembrata anzi avere compassione verso il suolo che ha ospitato l’uomo così a lungo, mentre il sole si consumava. Dio e gli angeli, gli dèi, creature potenti giunte dalle remote profondità dello spazio, pensavano che aggiungere energia al cosmo significava allungare e migliorare la vita dei loro protetti e di loro stessi, trasformandola in eternità, alimentando una mensa controproducente e salvandosi come creature superiori cercando di fare apparire altri come loro sembianze e natura. Ma la materia si sgretola e il respiro si fa pesante sotto il suo peso raddoppiato, eccedenza di energia dispersa da un corpo diventato maschere e note, energia grande più dell’universo a cui è stato sommato, e le dimensioni che da essi si diramano. Per questo nuove conquiste dovranno recuperare con inganni altra vita da nuove terre e civiltà al di là del mondo, prima del collasso verso il silenzio senza fine. Sopra questa terra dal tempo segnata, dal destino cambiato e dal principio duplicato, mi domando se l’amore di un padre celeste può portare alla morte e se è giustificato di fronte alla vita che su di esso si appoggia e poi si disperde. L’amore non ha bisogno di inganni, quindi l’autorità abusata porta al suo contrario, se persino un Dio per salvare il messia e una manciata di angeli facendo ricadere le loro colpe su un altro e poterli costruire con nuove abilità, ha condannato loro e se stesso insieme al suo regno solo per splendere di chiarore accecante e fatale il breve attimo di ere perdute.