Rosita Matera – Frasi sulla Natura
La primavera è l’adolescenza del cuore ancora acerbo della natura, ma è nella febbrile attesa di crescere che essa esprime i colori più intensi della sua giovane anima.
La primavera è l’adolescenza del cuore ancora acerbo della natura, ma è nella febbrile attesa di crescere che essa esprime i colori più intensi della sua giovane anima.
Alcune esperienze di vita sono pezzi di puzzle che mescolati alla rinfusa possono anche non assumere alcun significato, ma se impariamo a dare il giusto ordine a quei pezzi sparsi riusciamo a dare un significato ad ogni singolo pezzo, perché solo riunendoli sulla pagina del buonsenso otterremo un’immagine ben distinta.
Non si rispettano i luoghi se non si rispettano le persone. Nemmeno il suolo ha riguardo di chi cambia usando il corpo di altri. In fondo, tutto è legato da causa-effetto. Assimilare arbitrariamente qualcosa che la natura difende perché rispetta, si fa torto alle cose che si vogliono raggiungere, al mondo che sente i desideri. Perché muta quello che sta intorno… chi usa la vita di un altro per raggiungere orizzonti lontani, depreda la stessa terra ed il cielo, che mascherati, restano in silenzio finché quello che è troppo si sfoga da solo. Ed intanto cambia l’universo, per mutazioni inconcepibili, la rosa e il serpente si tengono per mano verso il precipizio di tutte le cose. Tant’è, fiducie malriposte, e ammirazioni sconcertate, ma non sono io la sfortunata. Ci si tappa le orecchie e si continua ad andare, in luoghi che non esistono se non nelle astrazioni di moralità vaghe che valgono a volte sì a volte no, di desideri barcollanti, che vorrebbero essere diversi per poter esistere, continuare a vivere, ma non possono mai divenire, i figli di una maschera. Non è essere, il mondo non riconosce lo straniero, l’alieno, che vuole dominarlo, divorare le stelle e lo spazio con lo spirito eccessivo aggiunto dalle mense, l’energia raddoppiata, e quindi bruciata, del cosmo. Ma già l’errore è cercare all’esterno quello che di per sé dovrebbero essere. La via più facile e sbrigativa di Cristo è usare lo spirito di altri, rapiti dai suoi, per raggiungere un proprio stato dell’essere, costruirsi, migliorarsi, diventare superiori e immortali. Con la vita di altri. Ma l’equazione della vita, e tutte le altre, danno i risultati secondo la realtà, non secondo quello che si vorrebbe, secondo quello che è giusto e non secondo il tornaconto. L’Architetto se ne è forse dimenticato? L’onestà da vita e speranze autentiche, l’odio cerca di cambiare i risultati, anche se è per amore dei figli, ma condanna se stesso e il suolo dove poggia i piedi al crollo, all’affondamento, non solo fisico.Quando dall’altro, precipiteranno addosso a Dio, o all’architetto, o al Padre, o chiunque ci sia, le stelle e le galassie, gli piomberanno sulla testa, l’unico rimpianto è non esserci a godersi lo spettacolo.
Far coincidere a tutti costi una maschera ad una persona (persino una maschera che copre il viso dovrebbe adattarsi ai tratti del volto), è come il gioco delle geometrie, si cerca di inserire con la forza una forma quadrata in un buco rotondo. La solita storia. Dio vorrebbe dare il mio spirito più luminoso del suo, ai suoi figli e riempirne l’Universo, distribuirlo come il pane dopo aver fatto ricadere su di me le loro colpe e le bestialità degli angeli, con le sue maledizioni. La croce che Cristo ha stabilito, non funziona su chiunque, e non sempre i risultati sono uniformi. L’energia dello spirito infatti è molto più instabile e imprevedibile dell’energia atomica.
Nella voce schietta dei bambini è racchiusa la poesia del Natale: dai loro canti scorre la bontà, che come fiume d’amore rompe gli argini della diffidenza, donando un frammento d’incanto anche a chi ha dimenticato il proprio candore.
Le parole di ognuno di noi sono esattamente l’essenza del nostro pensiero, e se a…
Aspettando l’onda, guardo la sabbia scorrere come polvere di ferro attratta da un enorme calamita.
Alcune esperienze di vita sono pezzi di puzzle che mescolati alla rinfusa possono anche non assumere alcun significato, ma se impariamo a dare il giusto ordine a quei pezzi sparsi riusciamo a dare un significato ad ogni singolo pezzo, perché solo riunendoli sulla pagina del buonsenso otterremo un’immagine ben distinta.
Non si rispettano i luoghi se non si rispettano le persone. Nemmeno il suolo ha riguardo di chi cambia usando il corpo di altri. In fondo, tutto è legato da causa-effetto. Assimilare arbitrariamente qualcosa che la natura difende perché rispetta, si fa torto alle cose che si vogliono raggiungere, al mondo che sente i desideri. Perché muta quello che sta intorno… chi usa la vita di un altro per raggiungere orizzonti lontani, depreda la stessa terra ed il cielo, che mascherati, restano in silenzio finché quello che è troppo si sfoga da solo. Ed intanto cambia l’universo, per mutazioni inconcepibili, la rosa e il serpente si tengono per mano verso il precipizio di tutte le cose. Tant’è, fiducie malriposte, e ammirazioni sconcertate, ma non sono io la sfortunata. Ci si tappa le orecchie e si continua ad andare, in luoghi che non esistono se non nelle astrazioni di moralità vaghe che valgono a volte sì a volte no, di desideri barcollanti, che vorrebbero essere diversi per poter esistere, continuare a vivere, ma non possono mai divenire, i figli di una maschera. Non è essere, il mondo non riconosce lo straniero, l’alieno, che vuole dominarlo, divorare le stelle e lo spazio con lo spirito eccessivo aggiunto dalle mense, l’energia raddoppiata, e quindi bruciata, del cosmo. Ma già l’errore è cercare all’esterno quello che di per sé dovrebbero essere. La via più facile e sbrigativa di Cristo è usare lo spirito di altri, rapiti dai suoi, per raggiungere un proprio stato dell’essere, costruirsi, migliorarsi, diventare superiori e immortali. Con la vita di altri. Ma l’equazione della vita, e tutte le altre, danno i risultati secondo la realtà, non secondo quello che si vorrebbe, secondo quello che è giusto e non secondo il tornaconto. L’Architetto se ne è forse dimenticato? L’onestà da vita e speranze autentiche, l’odio cerca di cambiare i risultati, anche se è per amore dei figli, ma condanna se stesso e il suolo dove poggia i piedi al crollo, all’affondamento, non solo fisico.Quando dall’altro, precipiteranno addosso a Dio, o all’architetto, o al Padre, o chiunque ci sia, le stelle e le galassie, gli piomberanno sulla testa, l’unico rimpianto è non esserci a godersi lo spettacolo.
Far coincidere a tutti costi una maschera ad una persona (persino una maschera che copre il viso dovrebbe adattarsi ai tratti del volto), è come il gioco delle geometrie, si cerca di inserire con la forza una forma quadrata in un buco rotondo. La solita storia. Dio vorrebbe dare il mio spirito più luminoso del suo, ai suoi figli e riempirne l’Universo, distribuirlo come il pane dopo aver fatto ricadere su di me le loro colpe e le bestialità degli angeli, con le sue maledizioni. La croce che Cristo ha stabilito, non funziona su chiunque, e non sempre i risultati sono uniformi. L’energia dello spirito infatti è molto più instabile e imprevedibile dell’energia atomica.
Nella voce schietta dei bambini è racchiusa la poesia del Natale: dai loro canti scorre la bontà, che come fiume d’amore rompe gli argini della diffidenza, donando un frammento d’incanto anche a chi ha dimenticato il proprio candore.
Le parole di ognuno di noi sono esattamente l’essenza del nostro pensiero, e se a…
Aspettando l’onda, guardo la sabbia scorrere come polvere di ferro attratta da un enorme calamita.
Alcune esperienze di vita sono pezzi di puzzle che mescolati alla rinfusa possono anche non assumere alcun significato, ma se impariamo a dare il giusto ordine a quei pezzi sparsi riusciamo a dare un significato ad ogni singolo pezzo, perché solo riunendoli sulla pagina del buonsenso otterremo un’immagine ben distinta.
Non si rispettano i luoghi se non si rispettano le persone. Nemmeno il suolo ha riguardo di chi cambia usando il corpo di altri. In fondo, tutto è legato da causa-effetto. Assimilare arbitrariamente qualcosa che la natura difende perché rispetta, si fa torto alle cose che si vogliono raggiungere, al mondo che sente i desideri. Perché muta quello che sta intorno… chi usa la vita di un altro per raggiungere orizzonti lontani, depreda la stessa terra ed il cielo, che mascherati, restano in silenzio finché quello che è troppo si sfoga da solo. Ed intanto cambia l’universo, per mutazioni inconcepibili, la rosa e il serpente si tengono per mano verso il precipizio di tutte le cose. Tant’è, fiducie malriposte, e ammirazioni sconcertate, ma non sono io la sfortunata. Ci si tappa le orecchie e si continua ad andare, in luoghi che non esistono se non nelle astrazioni di moralità vaghe che valgono a volte sì a volte no, di desideri barcollanti, che vorrebbero essere diversi per poter esistere, continuare a vivere, ma non possono mai divenire, i figli di una maschera. Non è essere, il mondo non riconosce lo straniero, l’alieno, che vuole dominarlo, divorare le stelle e lo spazio con lo spirito eccessivo aggiunto dalle mense, l’energia raddoppiata, e quindi bruciata, del cosmo. Ma già l’errore è cercare all’esterno quello che di per sé dovrebbero essere. La via più facile e sbrigativa di Cristo è usare lo spirito di altri, rapiti dai suoi, per raggiungere un proprio stato dell’essere, costruirsi, migliorarsi, diventare superiori e immortali. Con la vita di altri. Ma l’equazione della vita, e tutte le altre, danno i risultati secondo la realtà, non secondo quello che si vorrebbe, secondo quello che è giusto e non secondo il tornaconto. L’Architetto se ne è forse dimenticato? L’onestà da vita e speranze autentiche, l’odio cerca di cambiare i risultati, anche se è per amore dei figli, ma condanna se stesso e il suolo dove poggia i piedi al crollo, all’affondamento, non solo fisico.Quando dall’altro, precipiteranno addosso a Dio, o all’architetto, o al Padre, o chiunque ci sia, le stelle e le galassie, gli piomberanno sulla testa, l’unico rimpianto è non esserci a godersi lo spettacolo.
Far coincidere a tutti costi una maschera ad una persona (persino una maschera che copre il viso dovrebbe adattarsi ai tratti del volto), è come il gioco delle geometrie, si cerca di inserire con la forza una forma quadrata in un buco rotondo. La solita storia. Dio vorrebbe dare il mio spirito più luminoso del suo, ai suoi figli e riempirne l’Universo, distribuirlo come il pane dopo aver fatto ricadere su di me le loro colpe e le bestialità degli angeli, con le sue maledizioni. La croce che Cristo ha stabilito, non funziona su chiunque, e non sempre i risultati sono uniformi. L’energia dello spirito infatti è molto più instabile e imprevedibile dell’energia atomica.
Nella voce schietta dei bambini è racchiusa la poesia del Natale: dai loro canti scorre la bontà, che come fiume d’amore rompe gli argini della diffidenza, donando un frammento d’incanto anche a chi ha dimenticato il proprio candore.
Le parole di ognuno di noi sono esattamente l’essenza del nostro pensiero, e se a…
Aspettando l’onda, guardo la sabbia scorrere come polvere di ferro attratta da un enorme calamita.