Rosita Matera – Ricordi
Il Tempo non sarebbe che un libro vuoto se non fosse scritto con l’inchiostro dei nostri ricordi.
Il Tempo non sarebbe che un libro vuoto se non fosse scritto con l’inchiostro dei nostri ricordi.
La Cultura è un mare di informazioni in cui ognuno di noi naviga con curiosità e spirito critico, ma solo chi lo attraverserà con un senso di meraviglia possederà sempre un nuovo e interessante punto di vista con cui osservare il Mondo.
È una ben piccola consolazione sapersi indimenticabili per coloro per i quali non ci basta essere un ricordo.
I ricordi mi sfiorano mi toccano la mia pelle freme. I ricordi prendono vita di nuovo in questo corpo che ricomincia ad ardere per te!
Il fiore, quando è chiuso nel proprio bocciolo, non vede la luce ma la percepisce…
Quanto sono subdoli, riescono perfettamente a mimetizzarsi nella quotidianità di un oggetto dimenticato nel cassetto, nella banalità delle parole di una canzone che distrattamente passa in radio, nella stanchezza di un tramonto. Restano nascosti nell’oscurità dei vicoli ciechi dell’animo per giorni, mesi, anche delle vite intere per poi palesarsi in tutta la loro sadica maestosità, liquefacendosi e solcando il tuo viso come un aratro arrugginito su terra friabile. Tu sei lì, inerme, a farti travolgere, barchetta di carta nel ruscello, ad osservare stupefatto la tua vita in fiamme e un secchio di lacrime in mano per spegnerle, incapace di ricordare che devi dimenticare. E li chiamano semplicemente ricordi.
Guardare senza vedere è come sognare senza ricordare.