Rosita Matera – Stati d’Animo
Chi è in grado donare conforto all’uomo che soffre è simile a chi porta una fiaccola ardente in una casa senza luce.
Chi è in grado donare conforto all’uomo che soffre è simile a chi porta una fiaccola ardente in una casa senza luce.
Tutti ci siamo sentiti soli e spesso anche quasi a farci pensare di morire, ma la vera solitudine è dentro noi e se noi non le permettiamo di invaderci brutalmente magari riusciamo a trovare ancora la forza per sorridere e cercare nuovi sorrisi.
Sono stanco di camminare sulle uova, così terrorizzato dal fallimento.
Da bambino avevo paura della notte perché pensavo fosse popolata da mostri. Crescendo ho capito che i veri mostri si nascondono nel buio che abbiamo dentro e con loro bisogna parlarci, bisogna conoscerli. Ho scoperto che non sono poi così diversi da me, che non sarebbero mai diventati mostri se mi fossi preso cura di loro. Ho scoperto che loro conoscevano me molto meglio di quanto io conoscessi loro. Ora mi tengono compagnia ma, finché li ho temuti, mi sono sentito incredibilmente solo.
Credevo di essere forte e invece non lo sono perché ho paura di affrontare il futuro e le sofferenze che ho sopportato non possono essere una giustificazione.
Per tutta la mia breve vita mi sono fatta domande, ho sofferto, ho cercato di capire chi ero e alla fine ogni mio testo era una rivelazione, era un modo di capire cosa accadeva dentro di me. Le mie poesie sono la mia anima, un’anima che parla a una mente che a volte vuole essere troppo razionale. Sono il mio cuore. Di questo parlano le mie poesie, parlano del mio cuore.
Ho posti dentro me talmente disabitati, d’aver sfrattato la me più bambina dalle mie stesse pareti di carne. Ho non luoghi dentro me così diversi, d’assomigliarsi tutti e rituali d’atteggiamenti che mi vedono dietro la porta dell’anima, chiusa fuori, murata dentro.