Rossana Emaldi – Frasi d’Amore
L’amore vero non può dare dolore, altrimenti non è più amore, ma diventa una contraddizione.
L’amore vero non può dare dolore, altrimenti non è più amore, ma diventa una contraddizione.
Ci sono innamorati che guardano nell’amore come se guardassero nel sole e diventano semplicementi ciechi….
Vorrei tirarti fuori dai miei sogni ed abbracciarti. Ma come sempre, anche se ci provassi…
A volte mi chiedo dove la trovo io, quella voglia di sperarci ancora.
L’amore è strano, non dà garanzie, è grande finché lo si vive, ma quando finisce è stato quasi sempre estremamente piccolo e ci sentiamo improvvisamente così inutili. Tutto quello che è stato è la somma di ciò che abbiamo dato e ciò che abbiamo ricevuto, e tirando le somme “l’avuto” diventa poco, se non inesistente, e nasce il rancore che a sua volta partorisce la disperazione. Quando finisce un amore non per colpa nostra, ma perché veniamo liquidati ingiustamente, il boccone è duro da mandare giù e restiamo appesi a quel filo chiamato disperazione, finché non giunge il tempo di un nuovo amore, di un nuovo abbraccio, oppure semplicemente il giorno della guarigione. Arriva un giorno in cui il dolore smetterà di fare male. Ci vuole del tempo, spesso troppo tempo, perché lo stato “straziante” in cui ci si trova non permette molto. Finche arderà il “rancore” è difficile pensare di poter andare oltre. Non resta che tener duro, combattere con forza contro “il niente” che ci è stato donato e fra le ceneri raccogliere “i ricordi buoni” perché ci sono sempre dei “ricordi buoni” da conservare, sempre, anche quando non sembra. Saranno i ricordi buoni la nostra forza, ci racconteranno che, comunque vada, l’amore vale sempre la pena.
Se credi nell’amore alimenta la fiammella, non lasciarla mai a temperatura bassa.
Il logoro rapporto ormai consumato sfocia con l’unione, la prole, farse da teatro e menzogne…
Ci sono innamorati che guardano nell’amore come se guardassero nel sole e diventano semplicementi ciechi….
Vorrei tirarti fuori dai miei sogni ed abbracciarti. Ma come sempre, anche se ci provassi…
A volte mi chiedo dove la trovo io, quella voglia di sperarci ancora.
L’amore è strano, non dà garanzie, è grande finché lo si vive, ma quando finisce è stato quasi sempre estremamente piccolo e ci sentiamo improvvisamente così inutili. Tutto quello che è stato è la somma di ciò che abbiamo dato e ciò che abbiamo ricevuto, e tirando le somme “l’avuto” diventa poco, se non inesistente, e nasce il rancore che a sua volta partorisce la disperazione. Quando finisce un amore non per colpa nostra, ma perché veniamo liquidati ingiustamente, il boccone è duro da mandare giù e restiamo appesi a quel filo chiamato disperazione, finché non giunge il tempo di un nuovo amore, di un nuovo abbraccio, oppure semplicemente il giorno della guarigione. Arriva un giorno in cui il dolore smetterà di fare male. Ci vuole del tempo, spesso troppo tempo, perché lo stato “straziante” in cui ci si trova non permette molto. Finche arderà il “rancore” è difficile pensare di poter andare oltre. Non resta che tener duro, combattere con forza contro “il niente” che ci è stato donato e fra le ceneri raccogliere “i ricordi buoni” perché ci sono sempre dei “ricordi buoni” da conservare, sempre, anche quando non sembra. Saranno i ricordi buoni la nostra forza, ci racconteranno che, comunque vada, l’amore vale sempre la pena.
Se credi nell’amore alimenta la fiammella, non lasciarla mai a temperatura bassa.
Il logoro rapporto ormai consumato sfocia con l’unione, la prole, farse da teatro e menzogne…
Ci sono innamorati che guardano nell’amore come se guardassero nel sole e diventano semplicementi ciechi….
Vorrei tirarti fuori dai miei sogni ed abbracciarti. Ma come sempre, anche se ci provassi…
A volte mi chiedo dove la trovo io, quella voglia di sperarci ancora.
L’amore è strano, non dà garanzie, è grande finché lo si vive, ma quando finisce è stato quasi sempre estremamente piccolo e ci sentiamo improvvisamente così inutili. Tutto quello che è stato è la somma di ciò che abbiamo dato e ciò che abbiamo ricevuto, e tirando le somme “l’avuto” diventa poco, se non inesistente, e nasce il rancore che a sua volta partorisce la disperazione. Quando finisce un amore non per colpa nostra, ma perché veniamo liquidati ingiustamente, il boccone è duro da mandare giù e restiamo appesi a quel filo chiamato disperazione, finché non giunge il tempo di un nuovo amore, di un nuovo abbraccio, oppure semplicemente il giorno della guarigione. Arriva un giorno in cui il dolore smetterà di fare male. Ci vuole del tempo, spesso troppo tempo, perché lo stato “straziante” in cui ci si trova non permette molto. Finche arderà il “rancore” è difficile pensare di poter andare oltre. Non resta che tener duro, combattere con forza contro “il niente” che ci è stato donato e fra le ceneri raccogliere “i ricordi buoni” perché ci sono sempre dei “ricordi buoni” da conservare, sempre, anche quando non sembra. Saranno i ricordi buoni la nostra forza, ci racconteranno che, comunque vada, l’amore vale sempre la pena.
Se credi nell’amore alimenta la fiammella, non lasciarla mai a temperatura bassa.
Il logoro rapporto ormai consumato sfocia con l’unione, la prole, farse da teatro e menzogne…