Rossana Emaldi – Guerra & Pace
Sono convinta che il soldato che scappa è buono per un’altra guerra, anche perché non lo si seppellisce.
Sono convinta che il soldato che scappa è buono per un’altra guerra, anche perché non lo si seppellisce.
Le guerre possono essere prevenute o provocate nella stessa misura e quando non riusciamo a prevenirle, la colpa dei morti ricade su di noi.
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
L’amore può essere diversamente abile, cieco, sordo e spesso anche muto.
La pace e la guerra sono due concetti che si corroborano a vicenda, ognuno di questi termini esiste in funzione dell’altro.
Al genere umano: il perseguire la pace è un atto di virtù dei forti, la volontà di andare alla guerra è un atto di forza di chi non ha virtù. Se fra 100 anni il vostro pensiero vi porterà alla matita e non alla pistola, allora, forse, potrete definirvi dei virtuosi.
Anche il più convinto degli idealisti dovrà, infine, scendere a patti con il mondo.