Rossana Emaldi – Stati d’Animo
La solitudine è una stanza vuota nella quale ci si chiude volontariamente e dalla quale è difficile riuscire ad uscirne, se non lo si vuole.
La solitudine è una stanza vuota nella quale ci si chiude volontariamente e dalla quale è difficile riuscire ad uscirne, se non lo si vuole.
Mi sono ritrovato in cima ad un vulcano islandese, ero un vagabondo depositario di allucinazioni fatte di carta, come un poeta germanico di Jena, seduto e gobbo sul suo scranno ruvido, in compagnia degli affanni del domani e le mani screpolate dalla pena e dall’inchiostro.
Libertà di pensiero, libertà di parola, libertà di dire le cose in faccia senza timore, libertà di essere se stessi sempre, purché sia sempre fatto rispettando chi abbiamo di fronte.
Sogni, illusioni, c’aggrappiamo a loro per disegnare una vita che non ci piace. Lasciamo quei pezzi del puzzle sul pavimento, nascosti agli occhi. Se lo completassimo capiremo che non fa male sognare fino a quando resta tale, il dolore arriva nell’attimo stesso in cui deponiamo le ali delle nostre speranze in quel sogno.
Se per un istante Dio dimenticasse che sono una marionetta, e mi regalasse un pezzo di vita, non direi tutto quello che penso ma penserei molto a quello che dico. Sognerei di più, mi attiverei quando gli altri si fermano, eccetera.
Ci sono persone che solo vederle mi procura allergia. Sentirle parlare poi è qualcosa di nauseante.
Solo perché oggi hai smesso di ridere, la pioggia ha cominciato a bagnarmi ancora prima dell’inizio del temporale.Solo perché oggi hai smesso di combattere, la battaglia è stata persa in tempo di tregua.Solo perché oggi hai smesso di voler bene, anche il bene che c’era in me ha smesso di volere.