Rossana Emaldi – Tristezza
La malinconia è sorella piccola della tristezza e la sorella grande della solitudine, un parentado poco invidiabile.
La malinconia è sorella piccola della tristezza e la sorella grande della solitudine, un parentado poco invidiabile.
Se ti scordi d’avere una coscienza, prima o poi busserà con forza alla tua porta.
Non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori.
Ci sono sfoghi per i quali possiamo consolarci solo da soli, peraltro in modo pessimo.
Ciò che ci porta alla sventura non sono tanto i nostri peccati quanto la disperazione.
Come può una piccola virgola portar via tutto il valore a questa vita mia! Solo, sono un’inerme carcassa, attorniato dagli avvoltoi della malinconia.
Ci sono due occhi che vomitano lacrime, un mascara nero che sporca il viso ed un maledetto biglietto stropicciato per il tempo e la stanchezza. Dietro ad un filo di un telefono c’è un mare di lacrime. Usami, come non hai fatto con nessun’altra; usa le mie mani, le mie carezze, le mie emozioni, i miei “Ti voglio bene” detti di corsa. Usa tutto ciò che di me hai nelle mani. E non preoccuparti di tutto ciò che distruggi, tanto è mio.
Se ti scordi d’avere una coscienza, prima o poi busserà con forza alla tua porta.
Non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori.
Ci sono sfoghi per i quali possiamo consolarci solo da soli, peraltro in modo pessimo.
Ciò che ci porta alla sventura non sono tanto i nostri peccati quanto la disperazione.
Come può una piccola virgola portar via tutto il valore a questa vita mia! Solo, sono un’inerme carcassa, attorniato dagli avvoltoi della malinconia.
Ci sono due occhi che vomitano lacrime, un mascara nero che sporca il viso ed un maledetto biglietto stropicciato per il tempo e la stanchezza. Dietro ad un filo di un telefono c’è un mare di lacrime. Usami, come non hai fatto con nessun’altra; usa le mie mani, le mie carezze, le mie emozioni, i miei “Ti voglio bene” detti di corsa. Usa tutto ciò che di me hai nelle mani. E non preoccuparti di tutto ciò che distruggi, tanto è mio.
Se ti scordi d’avere una coscienza, prima o poi busserà con forza alla tua porta.
Non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori.
Ci sono sfoghi per i quali possiamo consolarci solo da soli, peraltro in modo pessimo.
Ciò che ci porta alla sventura non sono tanto i nostri peccati quanto la disperazione.
Come può una piccola virgola portar via tutto il valore a questa vita mia! Solo, sono un’inerme carcassa, attorniato dagli avvoltoi della malinconia.
Ci sono due occhi che vomitano lacrime, un mascara nero che sporca il viso ed un maledetto biglietto stropicciato per il tempo e la stanchezza. Dietro ad un filo di un telefono c’è un mare di lacrime. Usami, come non hai fatto con nessun’altra; usa le mie mani, le mie carezze, le mie emozioni, i miei “Ti voglio bene” detti di corsa. Usa tutto ciò che di me hai nelle mani. E non preoccuparti di tutto ciò che distruggi, tanto è mio.