Rossana Ottieri – Ricordi
Sognavo ad occhi aperti… mi piaceva farlo, perché potevo sognare qualsiasi cosa che io volessi. Sapevo che mi attendevano i sogni, bastava crederci. Io non ho mai smesso di crederci.
Sognavo ad occhi aperti… mi piaceva farlo, perché potevo sognare qualsiasi cosa che io volessi. Sapevo che mi attendevano i sogni, bastava crederci. Io non ho mai smesso di crederci.
Chi dice che i ricordi non servono a nulla è perché ha voluto dimenticare tutto.
La mia scatola dei ricordi è piena di foto, lettere, biglietti di concerti, di partite di pallone, di treni, di aerei, di metropolitane europee. Ci sono i regali di amori passati, i diari di quando ero bambina prima e ragazza poi. La conservo gelosamente nascosta nel mio armadio. E ancora oggi la apro e aggiungo nuove cose, un bracciale, una lettera, un fiore. Sarà lei a tenere per sempre vivi i miei ricordi con il passare degli anni ed ogni volta che la aprirò, ricorderò tutte le emozioni provate un tempo.
Avete mai provato a sfogliare la vostra vita all’indietro così come se fosse un album fotografico? Così che ogni istantanea di un periodo della tua vita in particolare, triste o felice che sia, di un luogo, lontano o vicino che sia, e di una persona cara od odiata che sia, per un secondo ti perfora la testa di ricordi, di emozioni, di nostalgie, come una sbronza andata a male che non ti riesce di curare.
Certe volte è meglio ricordare gli attimi, piuttosto che le persone.
Se non scacciate i fantasmi del passato, non riuscirete a programmare la sostanza del futuro!
Ricordo le primavere di quando ero bambina, quando le giornate erano allietate dalle rondini in cielo e dal profumo dei fiori. Ora anche la primavera non è più la stessa, è sempre più anomala, come le persone.