Rossana Virò – Stati d’Animo
Siamo noi il giudice di noi stessi, perché ci conosciamo perfettamente.
Siamo noi il giudice di noi stessi, perché ci conosciamo perfettamente.
Io son lo specchio di me stessa, sempre lì e sempre simile a me stessa.
Ricorda, qualunque cosa accada, trova sempre la forza per non mollare mai. Lo so è difficile, ma non impossibile.
Perché poi alla fine, siamo coinvolti dal nostro presente, non da ieri ne da domani.
Nel confusionale gioco tra dubbi e certezze si dimena chi teme il confronto, soprattutto con se stessi, a favore di una più tranquilla, “indolore” e certa scelta di comodo.
Camminare a testa alta e volgere lo sguardo all’orizzonte, perdersi in quell’infinito meraviglioso, il cielo e l’abisso profondo. Ascoltarsi e sentire dentro tormento e passione, l’aria che accarezza la pelle, invade l’anima e come un’onda travolge lasciando senza respiro. Il cuore o la ragione; il tempo, la risposta, ma l’attesa lacera.
Il cuore vive perché batte. Un cuore sensibile, se calpestato può continuare a battere, ma può non vivere più.
Io son lo specchio di me stessa, sempre lì e sempre simile a me stessa.
Ricorda, qualunque cosa accada, trova sempre la forza per non mollare mai. Lo so è difficile, ma non impossibile.
Perché poi alla fine, siamo coinvolti dal nostro presente, non da ieri ne da domani.
Nel confusionale gioco tra dubbi e certezze si dimena chi teme il confronto, soprattutto con se stessi, a favore di una più tranquilla, “indolore” e certa scelta di comodo.
Camminare a testa alta e volgere lo sguardo all’orizzonte, perdersi in quell’infinito meraviglioso, il cielo e l’abisso profondo. Ascoltarsi e sentire dentro tormento e passione, l’aria che accarezza la pelle, invade l’anima e come un’onda travolge lasciando senza respiro. Il cuore o la ragione; il tempo, la risposta, ma l’attesa lacera.
Il cuore vive perché batte. Un cuore sensibile, se calpestato può continuare a battere, ma può non vivere più.
Io son lo specchio di me stessa, sempre lì e sempre simile a me stessa.
Ricorda, qualunque cosa accada, trova sempre la forza per non mollare mai. Lo so è difficile, ma non impossibile.
Perché poi alla fine, siamo coinvolti dal nostro presente, non da ieri ne da domani.
Nel confusionale gioco tra dubbi e certezze si dimena chi teme il confronto, soprattutto con se stessi, a favore di una più tranquilla, “indolore” e certa scelta di comodo.
Camminare a testa alta e volgere lo sguardo all’orizzonte, perdersi in quell’infinito meraviglioso, il cielo e l’abisso profondo. Ascoltarsi e sentire dentro tormento e passione, l’aria che accarezza la pelle, invade l’anima e come un’onda travolge lasciando senza respiro. Il cuore o la ragione; il tempo, la risposta, ma l’attesa lacera.
Il cuore vive perché batte. Un cuore sensibile, se calpestato può continuare a battere, ma può non vivere più.