Rossella Porro – Vita
Tutti sono in grado di dirti con certezza quale sia la strada da percorrere quando non si tratta del loro viaggio.
Tutti sono in grado di dirti con certezza quale sia la strada da percorrere quando non si tratta del loro viaggio.
Un giorno, chi sa quando; oggi. Domani. Fra un mese. Fra un anno. Verranno a chiedermi di rendere indietro la mia vita e mi diranno: “L’hai tenuta. Ma non è tua. Adesso rendicela, ché è scaduto il tuo prestito… ” Ed io lascerò loro tutto di me, compresi i ricordi; compreso il passato; il mio vissuto. Queste però sono cose che mi appartengono; sono mie! Perché devo rendere indetro anche queste? “Perché quando si muore, si rende tutto. Si lascia tutto. Non si esiste più. ” Ma io ho pagato a caro prezzo, ogni singolo attimo della mia esistenza! “Sì, ma vedi, è così che funziona. Hai un corpo in affitto. Ci fai delle migliorie. Ricostruisci il dentro, il fuori. Ti ci vuole fatica e sudore, ma… é in affitto. Non ti appartiene. Devi rendere tutto indietro. Questa è la legge. ” La legge di chi? Chi? Chi? Chi? Chi, può essere così crudele da avere inventato un tale sistema! Dovrò rendere anche la mia mente, i miei ricordi, il mio amore… “Tutto!” Ma io non voglio! Non posso! L’amore non si può dare in affitto! L’amore è mio, mio, mio! “Sì, ma muore con te. Questa è la legge. ” Non avrò più la mia mente… La capacità di ragionare… Di amare… Di capire, pensare… Perché fate questo? “Non esiste risposta alla tua domanda. È semplicemente la legge. ” E dunque morirò. Vi renderò tutto, tutto, tutto! Ma non mi arrenderò mai alla legge!
La “magicicada septendecim” è una specie di cicala che vive nel sottosuolo allo stato di ninfa per diciassette anni, per poi uscire all’aperto vivendo solo trenta, quaranta giorni. Questo insegna che una fugace parentesi di luce può illuminare l’oscurità di un’esistenza intera.
Voi che guardate i vostri figli come misere appendici del vostro ego, voi che disegnate…
Ci ostiniamo ad insistere che la vita vada come vogliamo noi, ma la vita va, va via da sola. Siamo noi che ci dobbiamo adeguare alla sua corsa, ai suoi ritmi. Siamo noi che dobbiamo correrle dietro e raggiungerla, se vogliamo assaporarla, se vogliamo viverla tutta.
Se non impari a farti scivolare addosso certe parole e situazioni non riuscirai ad andare avanti senza soffrire, se riesci a farlo vedrai che tutto ti sembrerà migliore.
Noi pensiamo molto meno di quanto sappiamo, sappiamo molto meno di quanto amiamo. Amiamo molto meno di quanto si possa amare. E così siamo molto meno di ciò che siamo.