Rudolf Virchow – Medicina e salute
La Medicina è una scienza sociale e la Politica altro non è che la Medicina su larga scala.
La Medicina è una scienza sociale e la Politica altro non è che la Medicina su larga scala.
La malattia è sofferenza e lo è ancor di più se s’incontrano medici spocchiosi.
DoloreMura fredde, lenzuola madide di sudore.Una luce accecante attraversa i vetri appannatie illumina il tuo sguardo spento.Il tuo viso avvizzito esalta il dolore interminabile nelle sue infinite pieghe.Quali parole colmeranno questo silenzio?Lasciati andare…non allontare questo opprimente patimento dell’Anima…Vivi il tuo scoramento e… soffocalo!La tua Essenza potrà risorgere dalle Cenerie vivere nuovamentedignitosapurificatada questo struggente dolore.
La malattia presenta innumerevoli aspetti squallidi, molti dei quali tu conosci anche troppo bene, mio caro”, disse a Jack mentre erano insieme nella cabina del commodoro, “e tra questi, in un certo senso il peggiore è il totale egoismo del malato. È vero che un organismo impegnato a sopravvivere deve necessariamente concentrarsi su sé stesso, ma la mente che abita quell’organismo è talmente incline a indulgere anche quando la necessità non sussiste.
Dal giuramento di Ippocrate ai giorni nostri.Causa: la medicina; cura attraverso la quale alleviare i dolori e le malattie dell’uomo.Effetto: salute; benessere psicofisico derivante dall’effetto della medicina per mezzo del medico.Il punto è: cos’è diventata oggi la medicina e la salute; un mezzo o un fine!?Nessuno dei due; poiché, per natura, la logica del profitto e delle lobby, prima o poi, sovrasta anche il più nobile degli animi umani. Non tutti, certo, resta il fatto che non esiste medicina che generi salute se colui che ha facoltà di amministrarla è assoggettato alla grande fragilità dell’uomo: il perseguimento del materialismo e dell’arricchimento materiale che sovverte, per natura, il lavoro di colui che dovrebbe garantirci “medicina e salute” : il medico.Esistono ancora animi nobili e spiriti volti al servizio di codesta professione ed a loro va il più caldo incoraggiamento affinché si rendano testimoni e portatori sani, per i posteri e per i presenti, di come, pur, “smaterializzando la materia, gli animi, la vita, per mezzo del materialismo e del consumismo che ci sta consumando”, si concretizzi la responsabilità oggettiva verso l’umanità che la fine del progresso è vicina; il regresso avanza!
Io mantengo verso i medici una benevola diffidenza, perché a furia di studiare le malattie finiscono per considerare la salute anch’essa come una malattia.
Dio e gli angeli credono che li odio perché loro odiano. Non pensano che qualcuno possa essere differente e che certe conseguenze provengono dalla matematica e non dalla volontà. La loro astuzia, l’ostilità devastante, l’avidità incontrollata, la consapevolezza perfetta di un potere enorme in un corpo universale… non hanno idea di quanto li ammiro. Ma quando fanno boiate, la geometria senza volontà della Struttura si rivolta contro il loro regno.