Salvatore Raimondo – Felicità
Conserva sempre quel sorriso che ti contraddistingue, sorridi anche a coloro che non sanno sorridere e vedrai che vedendoti verranno contagiati anche loro, perché il sorriso è felicità.
Conserva sempre quel sorriso che ti contraddistingue, sorridi anche a coloro che non sanno sorridere e vedrai che vedendoti verranno contagiati anche loro, perché il sorriso è felicità.
Caro amico, insegnami il trucco della tua dissennata felicità. Fallo, però, senza che me ne accorga, senza che sappia di saperlo.
Non vi è né felicità né infelicità a questo mondo, è soltanto il paragone di uno stato ad un altro, ecco tutto. Quegli solo che ha provato l’estremo dolore è atto a gustare la suprema felicità. Bisognava aver bramato la morte, Maximillien, per sapere quale bene è vivere. Vivete dunque e siate felici, figli prediletti del mio cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Iddio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta l’umana saggezza sarà riposta in queste due parole: aspettare e sperare.
La felicità è come una farfalla che ti vola tra le dita e non sai come afferrarla.
Vorrei essere una farfalla, bella e colorata, libera e spensierata, per darti allegria, posarmi sulla tua spalla, e farti capire quando ti sono vicino.
Non essere infelice per le cose che la vita ti toglie. Sii grato perché te le ha date.
Felicità. Aveva ragione Will Smith a dire a suo figlio “se vuoi qualcosa vai lì e inseguila”. Ma inseguire costa fatica e la gente preferisce lasciar andare o aspettare.