Salvatore Salvax Calabrese – Ricordi
Un ricordo che invece di tramontare traccia sentieri sempre nuovi, solchi sempre più profondi lasciando tracce del tuo profumo sparse in ogni angolo del mio perduto io.
Un ricordo che invece di tramontare traccia sentieri sempre nuovi, solchi sempre più profondi lasciando tracce del tuo profumo sparse in ogni angolo del mio perduto io.
La memoria è la nostra identità, una storia fatta di piccoli eventi in apparenza banali, ma carichi di significati, di simboli e di metafore che, se interpretati, danno la vera dimensione della nostra vita.
Sai esiste al mondo un dono prezioso che non potrà mai invecchiare? Ha un valore immenso ma non conosce prezzo, riposa in fondo al cuore anche se vive nella mente…Il suo nome ha un accento triste ma nonostante tutto fa bene all’anima, sai come si chiama?Si chiama ricordo.
Quanto sono subdoli, riescono perfettamente a mimetizzarsi nella quotidianità di un oggetto dimenticato nel cassetto, nella banalità delle parole di una canzone che distrattamente passa in radio, nella stanchezza di un tramonto. Restano nascosti nell’oscurità dei vicoli ciechi dell’animo per giorni, mesi, anche delle vite intere per poi palesarsi in tutta la loro sadica maestosità, liquefacendosi e solcando il tuo viso come un aratro arrugginito su terra friabile. Tu sei lì, inerme, a farti travolgere, barchetta di carta nel ruscello, ad osservare stupefatto la tua vita in fiamme e un secchio di lacrime in mano per spegnerle, incapace di ricordare che devi dimenticare. E li chiamano semplicemente ricordi.
Nulla di ciò che è mio lo è per sempre, salvo la memoria.
Se ricorderò il tuo sorriso significa che ti amerò ancora e per sempre…Se tu ricorderai il mio significa che non ho niente di meglio da fare che ricordare chi hai fatto star male.
Possiamo fingerci duri quanto vogliamo, ma poi ci sono momenti della nostra vita in cui ci rendiamo conto che i ricordi sono più forti di noi. Già, perché la cosa più difficile da fare è dimenticare. Dimenticare un amore ormai finito, dimenticare la morte di una persona a noi cara. Non è il cervello che cattura i ricordi, ma il nostro cuore.