Salvatore Salvax Calabrese – Sogno
È molto meglio lasciare i sogni chiusi nel cassetto che sbattere il mignolo del piede nel tentare di aprirlo.
È molto meglio lasciare i sogni chiusi nel cassetto che sbattere il mignolo del piede nel tentare di aprirlo.
A volte capita che scambiamo gli incubi per sogni.
Quando i sogni si infrangono è inutile cercare di rimetterli insieme, raccatteremmo solo delle illusioni.
Il sogno alcune volte è un modo d’incontrarsi.
È impossibile trattenere ciò che non si possiede più. È come voler inutilmente stringere l’acqua tra le mani per non farla andar via, e tu, all’inizio come un ruscello, poi come un fiume in piena hai attraversato la mia vita per poi sfociare chissà dove, chissà in quale mare, lasciando in me un immenso oceano di ricordi e un pugno chiuso, pieno solo di inutile sabbia.
I giovani escono dall’università e non trovano lavoro. I vecchi raggiungono l’età della pensione senza avere denaro sufficiente per vivere dignitosamente. Gli adulti non hanno tempo per sognare-dalle otto del mattino alle cinque del pomeriggio lottano per mantenere la famiglia, per pagare le rette scolastiche ai figli, affrontando le innumerevoli fatiche che conosciamo e che si riassumono nell’espressione “la dura realtà”.
A volte ho desiderato, almeno per una volta, di poter cambiare tutto il destino dell’umanità, ma mi rendo conto che non è possibile, che tutto resta in un bellissimo sogno che faccio a occhi aperti.