Salvatore Salvax Calabrese – Vita
Io non mi fido di nessuno, e pensa che nessuno è il mio secondo nome.
Io non mi fido di nessuno, e pensa che nessuno è il mio secondo nome.
Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi.
Bullandosi del fango che gli tirano addosso, con un desiderio d’evasione che rimane inespresso, si trascina lungo la via chiamata vita, aiutando coloro non in grado di sopportare.
Tu vita che ti manifesti una volta per poi un giorno non ritornare; tu vita che togli per poi rinfrancare; tu vita che trascorri come una cometa nell’universo astrale; tu vita che accendi fuochi per donare calore; tu vita che riservi agli uomini un destino mai banale; tu vita che illumini visi oscurati dal male; tu vita che rendi ogni momento speciale; guarda i tuoi figli che ti cercano di interpretare; ascolta i pensieri più reconditi del cuore; indica la retta via alle persone smarrite; dona forza e virtù per risalire; rendi l’esistenza di ognuno una gioia da abbracciare.
Tutto ciò che mi rende felice mi distrugge.
Dicono che la vita sia come un libro dove ogni giorno scriviamo nuove pagine, da aggiungere alla nostra storia. Se possibile io vorrei una matita invece di una penna (l’inchiostro non si cancella) e la possibilità di correggere la mia opera prima di mandarla in stampa.
La vita è saper guardare al di là delle nuvole, lascia che il vento le spazzi via e che il sole guidi il tuo cammino.