Salvatore Salvax Calabrese – Vita
Cosa c’è più effimero della vita se non la vita stessa che sei costretto a vivere?
Cosa c’è più effimero della vita se non la vita stessa che sei costretto a vivere?
A dieci anni il mondo è come lo immagini, a quaranta come lo vedi e a settanta come lo ricordi.
La vita è come il pedalò. Più pedali, più l’America si allontana.
Quando rivedi persone con cui hai condiviso tanto e di cui ora non rimane niente, ti trovi sempre in imbarazzo. A metà tra il dire e il tacere, tra l’abbracciare e il tenere le braccia conserte, tra il ricordare e il dimenticare, tra proseguire ciò che era stato oppure ricominciare da capo.
Dovendo scegliere tra presente, passato e futuro sceglierei il passato per concretizzare il futuro.
“La vita è solo sofferenza” – così dicono altri e non mentono: ma allora fate in modo che cessi la vita che è solo dolore!
L’autobus alla mattina: una scampagnata di morti di sonno. L’autobus alla sera: il raccoglitore dei rifiuti del lavoro.